Un grave guasto elettrico ha costretto la nave Aries, gestita dalla compagnia Grandi Navi Veloci , a non partire dal porto di Palermo per Napoli nella notte del 29 luglio 2024. Questa situazione ha creato notevoli disagi per i passeggeri, costretti a rimanere a bordo della nave, con auto già imbarcate. Rimasta inattiva per diverse ore, la nave ha visto crescere il malcontento tra i viaggiatori, tra cui famiglie con bambini e individui con necessità particolari.
Guasto all’impianto elettrico e l’attesa estenuante
La situazione a bordo della nave Aries
Il guasto che ha colpito il sistema elettrico della nave Aries ha causato un significativo ritardo nella partenza prevista da Palermo per Napoli. I passeggeri, inizialmente informati di un posticipo di due ore, si sono trovati di fronte a una situazione ben più complessa. Al loro arrivo, gli utenti hanno constatato che il traghetto era in avaria. L’attesa per l’imbarco si è protratta dalle 17 fino alle 22, quando finalmente è stato annunciato che si potevano caricare i veicoli, in un clima di speranza per i viaggiatori.
Tuttavia, la situazione non è migliorata. Poco dopo, sono sopraggiunte nuove complicazioni: il sistema elettrico ha subito un’ulteriore avaria, lasciando i passeggeri senza aria condizionata e con limitate fonti di luce. A bordo della nave si trovavano numerosi bambini, tra cui alcuni disabili e un neonato con febbre alta. Le preoccupazioni per il benessere di queste famiglie hanno alimentato il malcontento, aumentando la tensione tra i presenti. Nonostante le numerose richieste di poter sbarcare, l’equipaggio ha negato questa possibilità, generando frustrazione e polemiche.
Le difficoltà nella gestione dell’emergenza
Con il deteriorarsi della situazione, molti passeggeri hanno riferito di risposte evasive ricevute durante la notte, principalmente tese a evitare rimborsi. L’assenza di comunicazioni chiare ha contribuito a creare un clima di incertezze e disguidi. Allo stesso tempo, il comandante della nave non si è fatto vedere, lasciando l’equipaggio a gestire autonomamente una situazione di crisi che si è dimostrata complessa e difficile.
Le condizioni a bordo sono diventate sempre più insostenibili, e i passeggeri hanno sollevato numerose lamentele riguardo alla mancanza di informazioni e assistenza. Questo ha portato a un’esperienza di viaggio fortemente negativa, soggetta a ripercussioni dirette sul comfort e sulla sicurezza di chi si trovava a bordo.
Il dopo: la comunicazione e i rimborsi
L’arrivo della nave Antares
Dopo diverse ore di stallo, la corrente è stata riavviata. Tuttavia, i passeggeri si sono trovati davanti a un altro ostacolo: le porte dei garage erano chiuse, rendendo difficile l’uscita dei veicoli dalla nave. Nonostante la riattivazione dell’elettricità, i viaggiatori hanno dovuto affrontare ulteriori attese per poter finalmente lasciare la nave. Danno ulteriore alle difficoltà vissute, la gestione della situazione in biglietteria ha mostrato lacune significative, con solo due sportelli attivi a fronte di un’elevata affluenza di persone desiderose di chiarimenti.
Questa mattina, i passeggeri sono stati informati dell’arrivo della nave Antares, su cui è stato riservato un posto per il loro trasferimento. Tuttavia, le frustrazioni accumulate durante la notte hanno lasciato un segno profondo. Una delle principali lamentele riguarda la modalità con cui è stata gestita la situazione: i viaggiatori avevano già caricato i veicoli credendo che il problema fosse di natura risolvibile, ma con l’aggravarsi delle condizioni, si è rivelata una scelta precaria.
La ripercussione sulla reputazione dell’azienda
La gestione della crisi da parte della Grandi Navi Veloci avrà inevitabili ripercussioni sulla fiducia dei clienti nei confronti della compagnia. Non solo le condizioni di viaggio sono state compromesse, ma la percezione di un’adeguata assistenza e comunicazione ha subito un danno notevole. In questo caso, è emersa l’importanza di una gestione efficace della comunicazione in situazioni di emergenza. I passeggeri si sono sentiti abbandonati e poco ascoltati, e questo potrebbe influenzare scelte future per chi cerca servizi di traghetto nella tratta tra Sicilia e continente.
La vicenda serve da monito per le imprese del settore marittimo sull’importanza di un approccio proattivo e trasparente nelle situazioni di questo tipo, per garantire non solo la sicurezza dei passeggeri, ma anche la loro soddisfazione e fiducia nei servizi offerti.