Guido Vianello commenta il match tra Tyson Fury e Jake Paul: “Nessuna messinscena”

L’incontro tra Tyson Fury e Jake Paul ha suscitato ampie discussioni nel mondo della boxe, specialmente dopo le dichiarazioni del pugile Guido Vianello. Con un’esperienza che lo ha portato a diventare numero 15 nella classifica WBC e 14 nell’IBF, Vianello ha analizzato il confronto, mettendo in evidenza sia il valore dell’allenamento che le preoccupazioni per la salute di Tyson.

La preparazione atletica di Tyson Fury e Jake Paul

Guido Vianello ha rivelato di aver seguito il documentario su Netflix che esplora il viaggio di Jake Paul nel mondo del pugilato. L’italiano ha sottolineato la serietà dell’approccio di Paul, che ha avvicinato il ring con una preparazione ben definita. “Tyson ha avuto due preparatori atletici che conosco bene”, ha osservato Vianello, descrivendo la rigida routine di allenamento di entrambi i pugili. Anche se Jake Paul ha iniziato la sua carriera nel 2018, ha dimostrato di essersi allenato con professionisti e di aver sperimentato un percorso autentico, collaborando con atleti della nazionale americana.

Vianello ha messo in evidenza il divario di età tra i due contendenti, evidenziando come i riflessi e le capacità fisiche di un ventisettenne siano significativamente diversi rispetto a quelli di un cinquantenne. “Mi sembra ovvio”, ha dichiarato, riferendosi all’inevitabile sfida che Tyson affronta nel mantenere il passo con un avversario più giovane. Questo solleva interrogativi sulla tradizione dei grandi pugili di restare attivi anche dopo l’apice delle loro carriere.

L’esibizione sul ring e l’interesse del pubblico

Nonostante il valore sportivo dell’incontro, Vianello si è mostrato preoccupato per la salute di Tyson. Ha commentato il momento in cui Jake Paul si è inchinato a Tyson alla fine del match, ritenendolo un gesto di rispetto. “Ha avuto l’intelligenza di non alzare i ritmi, altrimenti Mike avrebbe preso una valanga di colpi”, ha affermato Vianello, sottolineando che una performance che porta a derisione non è mai auspicabile per un campione del calibro di Tyson.

L’incontro ha generato un notevole interesse, non solo per il suo aspetto spettacolare ma anche per le implicazioni legate alla salute e alla carriera del pugile veterano. Vianello ha espresso il suo rammarico nel vedere un grande nome come Tyson, accecato dall’attrazione economica, continuare a combattere. “Non voglio vedere una leggenda dei guantoni zoppicare sul ring”, ha dichiarato, evidenziando come il suo stato fisico possa influenzare la percezione collettiva del pugilato.

La sfida per il futuro e il potenziale dell’industria

Il commento di Vianello si espande anche sul contesto più ampio del pugilato. “I grandi devono ritirarsi con onore”, ha affermato, esprimendo la speranza di non rivedere eventi simili in futuro. Ha felicemente evidenziato l’organizzazione impeccabile della serata di Arlington, che ha visto l’intenso incontro tra Katie Taylor e Amanda Serrano, un evento che ha segnato un record a livello mondiale per quanto riguarda le borse.

Vianello ha inoltre auspicato che simili eventi possano avvenire anche in Italia, con una maggiore attenzione verso l’integrazione di sportivi di diversa formazione nel mondo della boxe. “Spero che Netflix Italia possa collaborare con noi”, ha detto, indicando che la preparazione mirata potrebbe giovare al movimento pugilistico. Infine, ha anche lanciato una provocazione nei confronti di Jake Paul, esprimendo la sua disponibilità a combattere e a scalare ulteriormente le classifiche.

Published by
Filippo Grimaldi