Il giovane scacchista indiano Gukesh ha fatto la storia diventando il campione del mondo, una vittoria raggiunta proprio a diciotto anni e coincidente con il suo posto come diciottesimo vincitore del titolo nella storia della competizione. L’epico evento si è svolto a Singapore, dove Gukesh ha ottenuto la vittoria contro il campione cinese Ding Liren, chiudendo una sfida durata dal 25 novembre, caratterizzata da tensioni e partite sempre in parità. La sua straordinaria realizzazione rappresenta una pietra miliare non solo per lui, ma per l’intero panorama scacchistico indiano.
La vittoria di Gukesh non solo lo consacra come il più giovane campione del mondo, ma segna anche un ritorno del titolo in India, nel cuore di Chennai, la città che ha già visto brillare un altro grande maestro, Viswanathan Anand. Questo traguardo non è un colpo di fortuna, ma il risultato di anni di dedizione. Zero dubbi sul fatto che Gukesh, ad appena undici anni, avesse già preannunciato questa vittoria in un video che è diventato virale. La sua determinazione è palpabile e il talento che ora si è manifestato è il frutto di anni di duro lavoro.
Durante questo percorso, Gukesh ha dimostrato una passione senza precedenti per gli scacchi. Ogni singolo trionfo è stato accompagnato da sacrifici e dalla cura di una famiglia che non ha mai esitato a sostenere i suoi sogni. Utilizzando risorse limitate, il padre Rajini Kant ha deciso di lasciare il suo lavoro da medico per seguire il figlio nei tornei, mentre la madre Padma ha provveduto nel mantenere il bilancio familiare. La scelta di Rajini di puntare sul talento del figlio è stata netta: il giovane avrebbe dovuto raggiungere il traguardo di Gran Maestro in tempi brevi, altrimenti si sarebbe dovuto fermare per completare gli studi.
Il viaggio verso il successo di Gukesh è iniziato nel 2017 e si è sviluppato attraverso innumerevoli tornei in giro per il mondo. Il papà racconta aneddoti di notti trascorse negli aeroporti invece che in hotel, a causa della frenesia dei viaggi. Il passaggio a Gran Maestro nel 2019 ha rappresentato un momento cruciale. Rajini ricorda un episodio evocativo: “Dovetti farlo dormire all’aeroporto di Madrid, stremato, mentre ci preparavamo a partire per la gara successiva.” Quando i costi di viaggio si sono impennati, è stata la comunità a intervenire. I colleghi di Rajini hanno lanciato una campagna di crowdfunding per garantire che Gukesh potesse continuare a dedicarsi alla scacchiera.
Questa tenacia è stata ripagata non solo con la vittoria, ma anche con guadagni significativi durante il suo percorso. Gukesh ha ricevuto un caloroso riconoscimento da diverse figure politiche, incluso il primo ministro Modi, e star del cinema indiano, oltre a un premio di 50 milioni di rupie conferito dal governatore del Tamil Nadu, MK Stalin. L’ammirazione per il nuovo campione si è manifestata in un messaggio di apprezzamento da parte di Stalin, che ha sottolineato come questa vittoria riporti Chennai alla ribalta mondiale degli scacchi.
All’atto di ricevere il premio, Gukesh ha dimostrato la sua riconoscenza anche nei confronti di Ding Liren. In un gesto di grande umiltà, ha espresso apprezzamento per la qualità delle sue performance durante il torneo. Le sue prime dichiarazioni da campione non sono state una celebrazione narcisistica della propria vittoria, ma hanno mirato a riconoscere l’eredità di Magnus Carlsen, il quale è considerato da molti il “Mozart degli scacchi.” Gukesh ha affermato chiaramente: “La mia vittoria non significa che io sia il migliore. Il migliore di sempre è Magnus Carlsen.” Con queste parole, il giovane campione ha lasciato trasparire la volontà di crescere ulteriormente e il desiderio di affrontare i più grandi per ricevere quell’ispirazione che finora ha alimentato la sua carriera.
L’impresa di Gukesh continua a risonare nel mondo degli scacchi, ponendo interrogativi su ciò che il futuro ha in serbo per uno dei più promettenti talenti del gioco intellettuale. Un percorso non privo di sfide, ma costellato di successi e miriadi di sogni che ora possono finalmente prendere forma.