La relazione tra esseri umani e gatti è caratterizzata da sfumature uniche e sorprendenti, come dimostra una recente ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Plos One”. Mentre i cani sono noti per le loro abilità nel riporto, anche i gatti si rivelano partecipanti attivi a questo gioco, contrariamente a quanto si potrebbe pensare. Il 41% dei gatti studiati ha mostrato interesse per questa attività ludica, confermando la loro sorprendente versatilità. Scoprire i motivi psicologici e anatomici alla base di questo comportamento può approfondire la nostra comprensione dei felini domestici.
Nel corso della ricerca, i ricercatori hanno analizzato un campione di oltre 8.000 gatti, scoprendo che più del 60% di questi manifestava piacere nel trasportare oggetti da una stanza all’altra. Questo dato ha rivelato che il riporto non è semplicemente un gioco, ma un comportamento radicato nelle attitudini predatoriali e nei legami sociali sviluppati tra gatti e umani. Mentre nel caso dei cani il legame col riporto è spesso associato all’addestramento, nel caso dei felini emerge come un’attività che coinvolge spontaneità e desiderio di interazione. Infatti, il 40% dei gatti iniziava l’attività senza alcuna sollecitazione, portando giocattoli direttamente ai loro proprietari.
Queste osservazioni non solo sbattono in faccia una possibile concezione errata riguardo l’indole ludica dei gatti, ma rivelano anche la loro intelligenza e la loro capacità di instaurare relazioni sociali con gli esseri umani. I gatti, pur mantenendo una natura più indipendente rispetto ai cani, dimostrano di essere in grado di adattarsi e rispondere ai segnali dei loro proprietari, contribuendo a creare una connessione profonda.
Un aspetto interessante emerso dalla ricerca riguarda l’impatto delle diverse razze sui comportamenti di riporto. È stato riscontrato che gatti provenienti da paesi dell’Estremo Oriente, come i birmani, siamesi e tonkinesi, mostrano una propensione maggiore a partecipare a questa attività. A differenza dei cani, la selezione nelle razze feline non ha preso di mira specificamente il riporto, ed è pertanto più legata alla storia evolutiva dei gatti e al loro rapporto con gli umani.
La predisposizione al riporto emerge anche nei gatti in fase di svezzamento. Già tra le 4 e le 5 settimane di vita, i felini mostrano comportamenti di natura predatoria, suggerendo che il loro gioco sia un riflesso delle norme sociali e delle dinamiche di interazione con l’essere umano. I risultati indicano anche che non esiste un oggetto specifico preferito; piuttosto, ciò che conta è il gesto del riporto stesso, che sottolinea l’attenzione e l’impegno dei gatti nei confronti dei loro proprietari.
Il gioco del riporto offre numerosi vantaggi per il benessere dei gatti. Oltre a costituire un’importante forma di esercizio fisico, questa attività stimola la mente del felino e rinforza il legame affettivo con l’essere umano. Il movimento e l’interazione sociale contribuiscono a migliorare l’umore del gatto, riducendo possibili comportamenti ansiosi o distruttivi.
Dallo studio emerge che l’attività ludica è anche un modo per il gatto di esercitare la sua naturale propensione per il gioco e il movimento, elementi essenziali per una vita sana e equilibrata. Dunque, incoraggiare il riporto non è solo un modo per divertirsi insieme al proprio felino, ma anche un’importante strategia per promuovere il benessere fisico e mentale. Con il giusto approccio, i proprietari di gatti possono trarre vantaggi significativi da questo sorprendente comportamento ludico, migliorando la qualità della vita domestica e rafforzando i legami interspecifici.