Nei recenti risultati della rilevazione annuale Eduscopio 2024, emerge un chiaro predominio dei licei scientifici rispetto a quelli classici nella provincia di Napoli. La Fondazione Agnelli ha monitorato i risultati universitari e le carriere lavorative degli studenti diplomati tra il 2019 e il 2021, fornendo dati preziosi per genitori e studenti alle prese con la scelta del percorso di studi post-scuola media. Questa analisi non solo evidenzia le performance scolastiche, ma offre anche spunti di riflessione su quali scuole attirano maggiormente i giovani e come si orientano nelle loro carriere accademiche.
La rilevazione Eduscopio 2024 crea una mappa educativa che permette di valutare le scuole basandosi su vari indicatori di rendimento. Uno dei parametri fondamentali utilizzato è l’FGA , che combina la media dei voti degli studenti con i crediti universitari accumulati durante il loro percorso di studi. Questo approccio consente di trarre informazioni preziose sul successo accademico e, di conseguenza, professionale degli ex-allievi.
Il database, costruito sulla base di dati reali, è di grande utilità per le famiglie che cercano di prendere decisioni informate riguardo all’istruzione dei propri figli. I risultati mostrano chiaramente come gli studenti degli istituti scientifici riescano a mantenere alte percentuali di iscrizione e bassa incidenza di abbandoni universitari, a dimostrazione della preparazione ricevuta durante il loro percorso scolastico.
Il Liceo Scientifico Convitto Vittorio Emanuele II di Napoli primeggia nella classifica con un impressionante FGA di 85,2. Questo istituto si distingue per il suo tasso di continuità negli studi universitari: non solo nessuno degli studenti abbandona il percorso, ma il 96% prosegue senza difficoltà. Una parte significativa dei diplomati, oltre il 60%, sceglie di iscriversi a corsi di ingegneria, economia, scienze e medicina, con una spiccata propensione a rimanere nelle università partenopee come Federico II e Parthenope. Circa il 10% degli studenti, sebbene rimanga in Italia, decide di proseguire gli studi in università private riconosciute, quali Bocconi e Luiss.
La competizione prosegue con il Liceo Scientifico Mercalli, che si colloca al secondo posto con un FGA di 82,97 e un tasso di iscrizione universitaria del 95%, seguito dall’Alfredo Nobel di Torre del Greco, che ottiene un FGA di 82,7. Questi dati evidenziano un trend positivo per gli istituti scientifici, decifrando così le preferenze e le aspirazioni degli studenti della provincia.
Nella categoria dei licei classici, il Convitto Vittorio Emanuele II si inserisce di nuovo ai vertici, con un FGA di 82. Tuttavia, in un curioso ribaltamento delle aspettative, il Liceo Pitagora di Pozzuoli si posiziona al secondo posto con un indice di 81,7. Questo istituto si distingue per il voto medio di diploma di 90,3 e per l’orientamento dei suoi studenti, che si iscrivono principalmente a corsi di laurea umanistici o giuridici, congregandosi prevalentemente alla Federico II.
A maggioranza, gli studenti del Pitagora dimostrano un chiaro interesse verso le facoltà umanistiche, sfidando i preconcetti sulla direzione minima verso le discipline scientifiche negli istituti classici. Il Sannazaro di Napoli, che segue con un indice di 78,49, presenta una distribuzione più variegata, con il 16% dei diplomati che scelgono corsi scientifici. In contrasto, l’Umberto I evidenzia un tasso di abbandono universitario del 6%, pensando in particolare al minor numero di studenti orientati verso facoltà classiche.
Nella sezione dei licei e istituti tecnici, il Giancarlo Siani di Casalnuovo emerge come il più competitivo con un FGA di 52,23. Seguono il Nitti di Napoli e il Tilgher di Ercolano. Questi istituti si attestano sulla soglia della preparazione tecnica, in grado di fornire un’ottima base per il mondo del lavoro. Per quanto riguarda gli istituti professionali, il Cristoforo Colombo di Torre del Greco si distingue per il suo tasso di occupazione, avendo il 36% dei diplomati che ha lavorato per più di sei mesi negli ultimi due anni. Al contrario, il Don Geremia Piscopo di Arzano mostra una situazione critica, con oltre il 70% dei diplomati che non hanno mai trovato lavoro negli ultimi due anni.
Questi dati dimostrano come la scelta dell’istituto possa influenzare significativamente le opportunità di lavoro future, offrendo quindi un chiaro spunto per le famiglie che valutano le strutture scolastiche per i propri figli.