Ecco una guida ai luoghi più autentici per assaporare il dolce simbolo della tradizione partenopea: il babà!
Napoli e i dolci: un connubio che profuma di tradizione, passione e storie tramandate di generazione in generazione. Tra le tante prelibatezze che rendono questa città unica, il babà è senza dubbio uno dei simboli più amati. Non è solo un dolce, è quasi un rito, un’esperienza che racconta una cultura fatta di sapori intensi e momenti di condivisione.
Questo dolce morbido, imbevuto di rum, con quella lucentezza dorata, rappresenta un piccolo capolavoro di equilibrio tra dolcezza e leggerezza. Ogni pasticceria a Napoli ha la sua versione, ognuna con un tocco personale che riesce a tenere viva una tradizione senza tempo. Non è facile dire quale sia il migliore: ogni morso racconta una sfumatura diversa di questa città vivace e piena di sorprese.
Le strade del centro storico sono un invito a perdersi, tra vicoli stretti e vetrine ricolme di dolci che sembrano opere d’arte. E proprio lì, nelle pasticcerie storiche o nei laboratori più innovativi, il babà si reinventa pur rimanendo fedele alla sua essenza. Il profumo di rum e pasta lievitata accompagna i passi di chi sceglie di fermarsi per assaggiare una fetta di storia partenopea.
Ma la vera magia del babà non sta solo nel sapore. È la sua storia a renderlo davvero speciale: un viaggio lungo secoli e nazioni, fatto di tradizione, sapienza artigiana e tanta, tanta passione.
Il cuore dolce della tradizione partenopea
Forse non tutti sanno che il babà non è nato a Napoli. La sua avventura comincia nella fredda Lorena, grazie a un re polacco, Stanislao Leszczyński. Da lì, il dolce approda in Francia prima di mettere radici nel Regno delle Due Sicilie. Ma è proprio a Napoli che il babà trova la sua versione definitiva, trasformandosi nel capolavoro soffice e profumato che conosciamo oggi. La domanda sorge spontanea: dove si mangia il miglior babà della città?
In via Carbonara c’è Al Capriccio, una pasticceria storica dove il babà è il re indiscusso. Raffaele Capparelli, l’artigiano dietro questa meraviglia, offre versioni classiche ma anche rivisitazioni golose. Da assaggiare assolutamente il “babana”, una versione intrigante ripiena di crema di latte.A due passi dal Museo Nazionale, c’è la pasticceria Mignone, una tappa fissa per chi ama i sapori intensi. Qui il babà è imbevuto alla perfezione e, per chi vuole osare, c’è anche la variante con crema pasticcera: una vera esplosione di dolcezza.
Le altre pasticcerie storiche
Se parliamo di tradizione, non si può non nominare Scaturchio. Fondata nel 1905, questa pasticceria è un pezzo di storia napoletana. Tra le specialità da provare, il “Babà Vesuvio”, un omaggio alla città creato in occasione del G7 del 1994. Una vera delizia!La pasticceria Vincenzo Bellavia, con quasi un secolo di esperienza, offre un babà classico, soffice e profumato. E per chi ha esigenze particolari, non mancano opzioni gluten free, senza sacrificare gusto e tradizione.
Infine, nel cuore di Napoli, c’è la pasticceria Di Costanzo. Qui tradizione e innovazione si fondono, dando vita a un babà preparato con materie prime selezionate e un’attenzione maniacale ai dettagli. Che sia classico o moderno, un babà a Napoli non è mai solo un dolce: è un viaggio, un piccolo assaggio di quella cultura partenopea fatta di storia, gusto e passione senza tempo…insomma o babà è semp o babà!