Nel 2024, la DOP “Campi Flegrei” celebra i suoi primi trent’anni, un traguardo che merita una riflessione approfondita e un bilancio dei progressi fatti. Questo evento si intreccia con l’adesione di Bacoli all’Associazione Nazionale Città del Vino, sottolineando l’importanza della viticoltura non solo come patrimonio culturale ma anche come motore di sviluppo turistico. Per commemorare questa significativa ricorrenza, il Consorzio di Tutela dei Vini dei Campi Flegrei e Ischia ha programmato un convegno dal titolo “Trentennale della DOP ‘Campi Flegrei’: dalla viticoltura eroica alla città del vino”, che si svolgerà il 23 novembre presso la Sala Ostrichina della Casina Vanvitelliana a Bacoli.
Un convegno per celebrare la DOP
L’importanza dell’evento non si limita alla celebrazione del riconoscimento della DOP, ma si estende a una valutazione critica dello stato attuale della viticoltura nel territorio. Michele Farro, Presidente del Consorzio, ha evidenziato che il convegno offre un’opportunità per discutere le future strategie di valorizzazione del patrimonio vinicolo e culturale di Bacoli e dei Campi Flegrei. La partecipazione di diversi attori istituzionali e locali al seminario garantisce una varietà di prospettive sul potenziale della viticoltura nella regione.
Il programma della giornata prevede interventi di relatori d’eccezione, tra cui esperti del settore enologico e rappresentanti delle istituzioni locali, che metteranno in luce il significato della DOP “Campi Flegrei” nel panorama vitivinicolo nazionale. Come parte integrante del convegno, si discuterà anche dell’importanza del vino come volano per il turismo, un argomento di rilevanza crescente nella promozione di pratiche sostenibili e nella valorizzazione delle tradizioni locali.
Riflessioni sul futuro della viticoltura
Daniele Marrama, docente di Diritto Amministrativo dell’Alimentazione e dell’Agroecologia, ha sottolineato come l’adesione di Bacoli all’Associazione Nazionale Città del Vino possa avere un impatto significativo sul turismo locale. Questa rete di comuni rappresenta non solo una piattaforma per promuovere i vini della zona, ma anche un’opportunità per far conoscere la cultura, la storia e le tradizioni gastronomiche che circondano il territorio. Il vino, con le sue origini profonde, si conferma un elemento centrale nello sviluppo economico della regione, contribuendo a un turismo di qualità e all’integrazione di esperienze gastronomiche e culturali.
Marrama ha anche evidenziato l’importanza di un approccio strategico nella promozione dei Campi Flegrei come meta turistica. Le sinergie create da questa adesione possono arricchire l’offerta turistica, attirando visitatori interessati non solo al vino, ma anche alle esperienze culturali, storiche e sociali che il territorio ha da offrire. La possibilità di promuovere un turismo sostenibile si allinea con le tendenze globali verso pratiche che rispettano l’ambiente e il patrimonio locale.
Gli interventi e le testimonianze
L’agenda del convegno prevede saluti iniziali del sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, seguiti dagli interventi di Michele Farro, Andrea D’Ambra e Angelo Radica, che offriranno il loro punto di vista sull’evoluzione della viticoltura nei Campi Flegrei. La tavola rotonda vedrà la partecipazione di esperti quali Salvatore Loffreda di Coldiretti Campania, Eleonora Iacovoni del Masaf, e altri rappresentanti delle istituzioni che discuteranno argomenti contemporanei e le sfide future per la viticoltura nell’area.
Moderato dal giornalista Luciano Pignataro, il convegno promette discussioni approfondite che permetteranno un confronto costruttivo sulle strategie da adottare per garantire un futuro fruttuoso per i vini dei Campi Flegrei. Le conclusioni saranno affidate a figure di spicco come Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura, e Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, dando voce a visioni coerenti e pragmatiche sul futuro dell’agricoltura nella regione.
Al termine del convegno, i partecipanti avranno l’opportunità di gustare i vini del Consorzio e di assaporare i prodotti tipici, creando un momento di convivialità e celebrazione del patrimonio enogastronomico locale.