Iceberg, uno dei nomi più iconici del mondo della moda, celebra il suo cinquantesimo anniversario. Il marchio, fondato nel 1974 da Giuliana Gerani sotto l’ombrello della Gilmar, ha saputo rinnovarsi e adattarsi ai cambiamenti del settore mantenendo sempre una forte identità. Paolo Gerani, CEO di Iceberg, ha recentemente festeggiato questo importante traguardo durante la Milano Fashion Week, evidenziando l’importanza del marchio come incubatore di talenti.
Le origini del marchio Iceberg
La visione di Giuliana Gerani
Giuliana Gerani ha avuto una visione pionieristica nel 1974, intuendo che lo sportswear sarebbe diventato un elemento fondamentale nell’abbigliamento quotidiano. La sua capacità di anticipare le tendenze le ha permesso di coinvolgere Jean-Charles de Castelbajac, un designer all’epoca emergente, per dare vita al primo progetto del marchio. Castelbajac ha creato il nome Iceberg e ha mantenuto il ruolo di direttore creativo per ben tredici anni, imprimendo alla maison uno stile unico caratterizzato da forme pure e modulabili, oltre a un uso innovativo dei materiali, in particolare della maglia.
Un’estetica audace e distintiva
Sotto la direzione di Castelbajac, Iceberg si è distinto per il suo stile innovativo, che mescolava elementi pop e riferimenti ai cartoon. Le collezioni erano caratterizzate da grafiche vivaci e design stravaganti, che hanno attratto un pubblico diverso e hanno contribuito al successo del marchio negli anni ’80. Celebri le campagne pubblicitarie scattate da Oliviero Toscani, che hanno immortalato l’estetica audace di Iceberg e la sua connessione con la cultura pop.
Un percorso ricco di talenti
Designer di fama mondiale
Dopo il periodo di Castelbajac, Iceberg ha continuato a investire nella ricerca di talenti emergenti. Molti designer oggi di fama internazionale hanno inizialmente collaborato con il marchio, tra cui nomi come Anna Sui, Marc Jacobs e Giambattista Valli. Anche i fratelli Dean e Dan Caten, oggi noti per la loro etichetta Dsquared, hanno avuto l’opportunità di lavorare con Iceberg nei primi anni Duemila, segnando un momento cruciale nella loro carriera.
L’attuale direzione creativa
Oggi, James Long è l’attuale direttore creativo di Iceberg, portando avanti la tradizione dell’innovazione e dell’audacia. Per la prossima collezione estiva, Long ha scelto di abbracciare un’estetica vivace e colorata, combinando elementi classici del marchio con nuove idee. La sua visione si riflette in capi d’abbigliamento che mescolano funzionalità e stile, come polo di rete in lurex e trench, in un omaggio alla tradizione della moda senza nostalgia.
La presentazione del libro e la sfilata
“Iceberg 1974-2024 Rewind-Fast Forward”
In occasione dei festeggiamenti, è stato presentato in anteprima il volume “Iceberg 1974-2024 Rewind-Fast Forward“, pubblicato da La Nave di Teseo. Curato da Angelo Flaccavento e progettato da Luca Stoppini, il libro raccoglie le storie e le opere di designer che hanno contribuito alla crescita del marchio nel corso degli anni. L’evento si è svolto alla Pelota di via Palermo, dove è stata anche organizzata una sfilata presentando le nuove collezioni del brand.
Un tributo alla creatività
La sfilata ha celebrato non solo la storia del marchio, ma anche i designer che hanno avuto un impatto nel settore. La presenza di Dean e Dan Caten, in prima fila durante l’evento, ha simboleggiato il legame tra il passato di Iceberg e le nuove generazioni di designer. Durante l’evento, Paolo Gerani ha sottolineato l’importanza di Iceberg come incubatore di talenti: “Se oggi siamo qui, è grazie alla nostra fiducia in creativi che meritano una chance“. Questo messaggio riflette l’impegno del brand nel supportare e promuovere la creatività nel mondo della moda.