La pubblicazione del libro “Iceberg 1974-2024 Rewind-Fast Forward” segna una tappa fondamentale per celebrare il cinquantennale di un marchio che ha rivoluzionato il concetto di maglieria e abbigliamento casual. Realizzato da La Nave di Teseo e curato da Angelo Flaccavento, questo prestigioso volume fotografico ripercorre la storia del noto brand mediante immagini iconiche, campagne pubblicitarie e una riflessione profonda sul suo impatto nel panorama della moda.
La fondazione di Iceberg e il ruolo di Gilmar
Iceberg ha aperto i battenti nel 1974 grazie all’intuizione imprenditoriale di Giuliana Marchini Gerani e Silvio Gerani, fondatori dell’azienda di maglieria Gilmar. Situata nel cuore della Romagna, la Gilmar ha avuto un ruolo cruciale nella nascita del marchio, nato con l’obiettivo di rispondere a una domanda di abbigliamento versatile e innovativo, perfetto per il tempo libero. Paolo Gerani, figlio dei fondatori, rievoca l’intuizione di sua madre che, nei primi anni Settanta, percepì un cambiamento nei gusti del mercato, spostandosi verso un abbigliamento più informale e comodo.
La scelta di focalizzarsi sulla maglieria è stata certamente audace, considerando il panorama dell’epoca. Iceberg si è contraddistinto sin da subito per l’approccio innovativo, integrando ispirazioni dal mondo dei cartoon e un forte legame con lo sportswear. La visione creativa che ha caratterizzato le collezioni negli anni ha permesso al marchio di emergere in un settore competitivo, dove pochi avevano osato esplorare queste nuove frontiere.
L’evoluzione del marchio attraverso i decenni
Il volume di Flaccavento offre una panoramica dettagliata dell’evoluzione di Iceberg, presentando una cronologia completa che spazia dai suoi esordi fino ai giorni nostri. Ogni decennio viene illustrato tramite ritagli di giornale e fotografie delle campagne pubblicitarie, ripercorrendo un cammino costellato da innovazioni stilistiche e collaborazioni significative. Tra i principali protagonisti, si ricordano i direttori creativi che hanno lasciato il segno, da Alessandro Dell’Acqua fino ai lunghi mandati di Jean Charles de Castelbajac e James Long.
Il libro si propone non solo come una celebrazione visiva, ma anche come un documento che racconta come il marchio abbia saputo mantenere la propria identità nel tempo, pur evolvendosi con le tendenze del mercato e delle diverse generazioni. Immagini iconiche realizzate da fotografi come Steven Meisel e Peter Lindbergh testimoniano il potere di attrazione del brand, capace di attrarre volti noti dal mondo della moda e dello spettacolo.
La connessione con l’arte e gli artisti
Un punto di forza di Iceberg è stato il suo perpetuo dialogo con la creatività artistica. La casa di moda ha avuto il merito di scoprire giovani talenti e includerli nelle sue collezioni, contribuendo a far affermare nomi come Marc Jacobs, Anna Sui e Tomas Maier. Il libro mette in luce quanto il marchio abbia funzionato come una piattaforma di lancio per stilisti emergenti, creando un sistema sostenibile dove arte e commercio si intrecciano.
Il saggio di Marta Franceschini, presente nel volume, analizza il ruolo del distretto romagnolo non solo come luogo di origine di Iceberg, ma anche come epicentro del made in Italy. La sintesi tra creatività e tradizione ha dato vita a un modello di successo, rivelando come la capacità di accogliere idee nuove possa generare innovazione. Questo legame fortissimo con il territorio emerge come un fattore determinante per il consolidamento del marchio sul palcoscenico internazionale.
L’importanza della tecnologia e delle collaborazioni
Paolo Gerani, nelle sue dichiarazioni, sottolinea l’importanza della tecnologia nel processo creativo e produttivo di Iceberg. Il brand ha saputo investire in innovazioni tecniche che facilitano la realizzazione di capi all’avanguardia e di alta qualità . La ricerca di talenti e collaborazioni strategiche si è rivelata fondamentale, dando al marchio la possibilità di rimanere al passo con le evoluzioni del mercato della moda.
In un panorama in continua trasformazione, la famiglia Gerani ha dimostrato una notevole lungimiranza, promuovendo un approccio aperto verso nuove idee e progetti. La capacità di Iceberg di adattarsi, mantenendo intatta la propria essenza, ha assicurato la propria rilevanza in un settore difficile e competitivo come quello della moda.
Questa celebrazione di cinquanta anni di Iceberg non è solo un tributo a un marchio iconico, ma anche a una visione imprenditoriale capace di unire tradizione, innovazione e un forte legame con il territorio.