
Idrofono sottomarino nella riserva di Punta Campanella: un passo verso la salvaguardia dei cetacei - Ilvaporetto.com - Foto generata con AI
Nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, un nuovo progetto di monitoraggio sonoro è stato avviato grazie all’installazione di un idrofono a venti metri di profondità. Questa tecnologia innovativa ha lo scopo di raccogliere dati essenziali sui suoni sottomarini, contribuendo così a una migliore comprensione dell’ecosistema marino. L’obiettivo è di fornire informazioni preziose relative ai comportamenti dei cetacei e all’impatto delle attività umane nell’area, segnando un passo importante verso la protezione della fauna marina.
Obiettivo del progetto: monitorare suoni e comportamenti marini
L’idrofono installato a Punta Campanella ha il compito di registrare una vasta gamma di suoni provenienti dal mare. Questi includono i vocalizzi dei cetacei, i versi dei pesci, gli effetti del vento e della pioggia, oltre ai rumori causati da motoscafi e dalle attività di pesca. La scelta della posizione nella zona A del parco marino, dove è vietato il transito di natanti, evidenzia l’intento di minimizzare le interferenze umane e ottenere dati più accurati.
I dati raccolti dall’idrofono si riveleranno cruciali per comprendere i periodi di corteggiamento e riproduzione di alcune specie ittiche e i momenti in cui i cetacei si spostano all’interno dell’area. Queste informazioni non solo aiuteranno a individuare le fasi più critiche per la vita marina, ma saranno anche utilizzate per sviluppare strategie di salvaguardia efficaci. I mesi in cui si registrano i rumori più elevati, causati dalle attività antropiche, saranno identificati, permettendo di adottare misure di mitigazione.
L’importanza della collaborazione tra istituzioni
La realizzazione di questo progetto è frutto della collaborazione sinergica tra l’Area Marina Protetta di Punta Campanella e la stazione zoologica Dohrn. Lucio Cacace, presidente dell’Area Marina Protetta, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa come mezzo per rafforzare l’impegno collettivo nella tutela del mare. La collaborazione tra tecnici e scienziati permette di unire competenze diverse, necessarie per affrontare le sfide ambientali.
Francesco Caruso, responsabile del progetto della stazione zoologica Dohrn, ha commentato l’importanza di integrare tecnologia e sensibilizzazione pubblica nella salvaguardia degli ambienti marini. La combinazione di scienza e awareness è vista come una chiave fondamentale per la protezione delle specie vulnerabili, tra cui i cetacei, che soffrono particolarmente l’inquinamento acustico causato dall’uomo.
La sfida dell’inquinamento acustico
L’inquinamento acustico rappresenta una seria minaccia per la vita marina. I rumori intensi possono interferire con la comunicazione tra cetacei, ostacolare la loro capacità di trovare cibo e compromettere i rituali di corteggiamento. La registrazione di dati sonori attraverso l’idrofono fornirà una mappatura di questi impatti, permettendo di agire in modo mirato per ridurre i rumori molesti. Questo è particolarmente rilevante in un’area come quella di Punta Campanella, che costituisce un habitat importante per varie specie marine.
L’analisi dei suoni potrà rivelare non solo la presenza e l’attività dei cetacei, ma offrirà anche uno sguardo più ampio sulle interazioni tra le diverse specie e l’ambiente circostante. La raccolta e l’interpretazione di tali dati diventa critica per il futuro della conservazione marina, evidenziando l’importanza di approcci basati sull’evidenza scientifica.
Il progetto di monitoraggio con l’idrofono diventa così un esempio emblematico di come la tecnologia possa giocare un ruolo centrale nella protezione della biodiversità marina e nel confronto con le sfide ambientali attuali.