Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, ha condiviso la sua esperienza al Palermo Football Conference, rivelando dettagli significativi sul suo percorso nel mondo del calcio. Dalla sua carriera di calciatore all’importanza dei valori sportivi, le parole di Tare offrono una panoramica sul suo amore per il calcio e sull’impatto che ha avuto nel panorama calcistico italiano.
L’arrivo di Tare in Italia: sogni e sfide
Igli Tare è arrivato in Italia nel corso della sua carriera, un momento che ha segnato profondamente il suo cammino professionale. Racconta come la nascita di un sogno si incrociò con le sfide che affrontò all’inizio della sua avventura nel nostro paese. A 27 anni, un’età relativamente avanzata per un calciatore, Tare si trovò di fronte a una decisione cruciale: specializzarsi nel calcio in un contesto altamente competitivo come quello italiano. La scelta si rivelò fondamentale per il suo futuro.
Durante i tre anni trascorsi a Brescia, Tare non solo ebbe modo di mettersi alla prova sul campo, ma anche di assaporare un’atmosfera unica. Evidenziò come giocare accanto a leggende del calcio, come Roberto Baggio e altri nomi illustri, abbia arricchito non solo le sue abilità tecniche, ma anche la sua crescita personale. Queste esperienze lo hanno forgiato, rendendolo consapevole del valore della disciplina e della dedizione, elementi indispensabili nel calcio.
Tare ha inoltre sottolineato che affrontare le difficoltà incontrate all’inizio della sua carriera gli ha insegnato grande resilienza, un concetto che ha applicato anche nel suo ruolo dirigenziale. La sua esperienza in campo, infatti, lo ha reso capace di comprendere meglio le esigenze e le aspirazioni dei calciatori, una qualità che si è rivelata cruciale nel suo successivo percorso come direttore sportivo.
L’influenza del calcio nella carriera di Tare
Durante il suo intervento alla conferenza, Tare ha parlato dell’importanza che il calcio ha avuto nella sua vita e nella sua crescita professionale. Non si tratta solo di un gioco; il calcio ha rappresentato per lui una vera e propria scuola di vita, dove ha potuto imparare il valore della collaborazione, del rispetto e della volontà di migliorarsi costantemente. Questi sono valori che ha cercato di trasferire anche nella sua carriera dirigenziale.
Sotto la sua direzione alla Lazio, Tare ha messo in pratica gli insegnamenti appresi da calciatore. La sua capacità di scoprire giovani talenti e di costruire una squadra competitiva ha portato a risultati significativi per il club. Ha sottolineato l’importanza di mantenere sempre un occhio attento alle nuove generazioni di calciatori, poiché il futuro del calcio dipende dalla loro crescita e dal loro sviluppo.
Inoltre, Tare ha avuto modo di discutere dell’evoluzione del calcio moderno, sottolineando come la professionalità e la preparazione siano diventate cruciali. L’attenzione ai dettagli, la cura nella gestione dei giocatori e la costruzione di un ambiente sano e produttivo sono tutte leve essenziali per il successo di una squadra. La sua esperienza lo ha portato a credere profondamente che un direttore sportivo debba non solo gestire talenti, ma anche educare e sviluppare il carattere dei calciatori.
Dal campo alla dirigenza: un percorso di successo
La transizione di Igli Tare dalla sua carriera di calciatore a quella di direttore sportivo ha rappresentato un passo ben ponderato e strategico. Questa trasformazione non è stata solo il risultato di un nuovo incarico, ma ha rappresentato una continuazione del suo amore per il calcio in forme differenti. La sua passione per il gioco lo ha sempre spinto verso l’eccellenza, sia come atleta che come dirigente.
Tare ha condiviso come la sua esperienza sul campo gli abbia fornito un vantaggio unico nel suo lavoro dirigenziale. Essendo stato calciatore, comprende a fondo le pressioni e le aspettative che i giocatori affrontano quotidianamente. Questa consapevolezza lo rende un punto di riferimento importante e un motivatore per i talenti della Lazio e per le generazioni future di calciatori.
In questo contesto, l’importanza di instaurare un dialogo costante con i calciatori è fondamentale, e Tare ha evidenziato come la comunicazione aperta sia essenziale per costruire un clima di fiducia. Inoltre, il suo background gli consente di affrontare le sfide del management calcistico con una visione problem-solving, cercando sempre modi per ottimizzare le performance della squadra.
Il percorso di Tare dimostra che il calcio non è solo un modo per raggiungere il successo personale, ma è anche un’opportunità per influenzare positivamente la vita degli altri, formando non solo calciatori, ma anche persone. La sua esperienza continua a ispirare molti, mostrando chiaramente che la passione nel calcio può condurre a traguardi significativi sia dentro che fuori dal campo.