Napoli si prepara per una giornata di disagi il prossimo 29 novembre, quando un vasto sciopero generale, indetto dai sindacati CGIL e UIL, coinvolgerà molti settori, dalla sanità ai trasporti, fino alla scuola e alla pubblica amministrazione. Questa protesta è stata lanciata in risposta alla manovra economica 2025, che secondo i promotori non affronta adeguatamente le sfide economiche del Paese. I cittadini devono essere pronti a subire forti disagi nella circolazione e nel trasporto pubblico.
Lo sciopero generale di 24 ore nasce da un profondo malcontento per le politiche economiche attuate. CGIL e UIL sostengono che la manovra economica per il 2025 non solo è inadeguata ma tende a trascurare settori cruciali come la sanità, l’istruzione e le politiche sociali, che meritano un maggiore investimento. La protesta rappresenta quindi una mobilitazione significativa per richiedere maggiori diritti e risorse in questi ambiti. Non solo i sindacati dei lavoratori partecipano; anche il personale della scuola, dell’università e della ricerca aderisce, denunciando le difficili condizioni di lavoro.
In particolare, la FLC-CGIL ha evidenziato come il lavoro nel settore dell’istruzione sia sempre più gravoso, e come siano sotto attacco libertà fondamentali alla luce di misure governative come il “DDL Sicurezza“. Questo ha spinto molte persone a unirsi alla protesta, rendendo il 29 novembre un momento di grande importanza per molti lavoratori.
Da parte del governo, il Ministro Matteo Salvini ha fatto sapere che saranno attuate misure per garantire che la giornata di sciopero non si trasformi in un “sciopero selvaggio“, assicurando fasce di servizio regolari per limitare i disagi ai cittadini.
La giornata del 29 novembre in città si preannuncia particolarmente problematica per quanto riguarda il trasporto pubblico. I cittadini napoletani dovranno affrontare una serie di limitazioni significative alla circolazione dei veicoli. È stato previsto un piano di interdizione al traffico in diverse aree strategiche, tra cui Piazza Garibaldi, Corso Umberto I e Via Toledo, per consentire lo svolgimento del corteo organizzato dai sindacati.
Le limitazioni includeranno divieti di transito veicolare e modifiche per il servizio di trasporto pubblico. Saremo nelle seguenti zone:
– Piazza Garibaldi: divieto di transito lato Piazza Mancini, per la fase di concentramento del corteo.
– Corso Umberto I e Piazza Bovio: soggette a divieti di sosta e fermata.
– Via Cesare Battisti: divieti di transito dalle ore 10:00 fino a cessate esigenze.
L’autorità cittadina ha anche programmato specifici divieti in corrispondenza delle aree dove è previsto l’allestimento del palco per la manifestazione. Gli autobus turistici e i mezzi ANM, adibiti al trasporto pubblico, non potranno transitare in alcune arterie da inizio giornata fino a cessate esigenze, complicando ulteriormente la situazione.
Durante lo sciopero, il servizio della Circumvesuviana subirà delle modifiche: le corse saranno effettuate solo in alcune fasce orarie, precisamente dalle 5:30 alle 8:30 e dalle 16:30 alle 19:30. Le corse dipenderanno dal numero di lavoratori disponibili: pertanto, il servizio potrebbe non essere garantito in modo uniforme durante questi slot.
Le ultime partenze garantite prima dell’inizio del periodo di sciopero comprendono collegamenti da Napoli per varie destinazioni come Sorrento, Torre Annunziata e Poggiomarino. Analogamente, per il ritorno ci saranno prime partenze garantite dopo lo sciopero.
Specifiche degli orari da Napoli:
– Per Sorrento: partenza 08:05
– Per Torre Annunziata: partenza 08:26
Per chi salirà a bordo dopo l’inizio dello sciopero, le ultime partenze garantite dagli stessi punti saranno programmate nel pomeriggio. Di conseguenza, gli utenti sono invitati a pianificare i propri spostamenti in anticipo e a tenere in considerazione possibili ritardi o cancellazioni rispetto ai programmi regolari del trasporto pubblico.
La situazione complessiva suggerisce che il 29 novembre sarà una giornata di grande tensione e sforzo collettivo per garantire i diritti dei lavoratori in tutta Italia, con Napoli al centro della mobilitazione.