Il bilancio di previsione 2025-2027 è stato presentato oggi da Pier Paolo Baretta, assessore comunale al Bilancio, durante una commissione importante presieduta da Walter Savarese d’Atri. Questo documento programmato per l’approvazione entro fine gennaio rappresenta un risultato significativo per la gestione delle finanze comunali. Le misure raccolte promettono di risolvere alcuni problemi persistenti, mostrando una direzione positiva per il futuro di Roma.
Tra gli obiettivi principali del bilancio c’è la drastica riduzione dei tempi di pagamento ai creditori. Baretta ha annunciato che i tempi medi di attesa sono passati da ben 200 giorni, ridotti ora a soli 30 giorni. Questo cambiamento non solo migliora la liquidità delle aziende locali, ma stimola anche l’economia cittadina, permettendo alle imprese di operare con maggiore serenità. La rapidità nel pagamento degli debiti è diventata una priorità per il comune, poiché questo approccio favorisce un rapporto di fiducia tra l’amministrazione e le imprese.
L’assessore ha rivelato un dato impressionante riguardo al debito, che ha subito una riduzione complessiva di circa un miliardo e cento milioni. Questo importante traguardo porta il debito sotto la soglia dei 5 miliardi, un dato significativo considerando il contesto di difficoltà economica. L’intento del bilancio triennale è ambizioso: recuperare ulteriori 562 milioni di disavanzo e 600 milioni di debito finanziario. Questo obiettivo è strategico per garantire la sostenibilità finanziaria a lungo termine del comune. Attraverso un accurato monitoraggio e un’attenta gestione delle spese, l’amministrazione ha dimostrato di voler indirizzare le finanze verso un percorso di stabilità.
Un altro elemento notevole è rappresentato dall’approvazione del piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti, un passo fondamentale verso la stabilizzazione delle finanze comunali. Questo piano si articola in un percorso che si concluderà entro il 2032, segnando un nuovo capitolo per il comune di Roma. Tra le novità da segnalare, il bilancio complessivo si attesta attorno ai 6 miliardi, con quasi un miliardo e quattrocento milioni di entrate. Una parte significativa, 107 milioni, proviene dall’Irpef. Un dato interessante sottolineato da Baretta è l’incremento percentuale degli incassi, che potrebbe rappresentare non solo una diminuzione dell’evasione fiscale, ma anche un segnale di un incremento del reddito medio in città.
L’assessore ha portato alla luce anche i risultati derivanti dalla tassazione sul turismo. Dodici milioni di euro sono stati incassati dalla tassa di imbarco, un segno che l’aumento dell’imposta non ha avuto effetti negativi sul flusso di turisti e visitatori. Inoltre, la tassa di soggiorno ha generato 21 milioni e mezzo, con un incremento atteso di ulteriori 9 milioni da inserire nella manovra di assestamento programmata per marzo. Questi dati indicano che Roma continua ad attrarre visitatori nonostante gli aggiustamenti fiscali, creando opportunità per ulteriori investimenti nella città.
Un’importante prospettiva di investimento si presenta attraverso il finanziamento richiesto alla Banca Europea di Investimenti e dal recupero dei “mutui dormienti”. Si stima che queste risorse possano portare a un totale di 80-90 milioni di euro, da destinare a progetti per l’edilizia residenziale pubblica e per interventi migliorativi sulle strade. L’assessore ha informato che entro giugno si prevede un’operazione di riordino delle partecipate, delineando una roadmap per rendere più efficiente la gestione delle risorse. In questo contesto, Baretta ha espresso un giudizio positivo sul complesso della manovra, evidenziando che la situazione finanziaria è sotto controllo e si sta procedendo nella direzione giusta.