Quattro comuni della provincia di Napoli si trovano ad affrontare una crisi sociale senza precedenti. Circa 40 famiglie, che contano su un sostegno fondamentale per la cura dei propri disabili, si trovano senza l’assegno di cura del Fondo per le Non Autosufficienze . Questa situazione si protrae da nove mesi e ha sollevato un coro di proteste tra i genitori di Volla, Cercola, Massa di Somma e Pollena Trocchia.
La denuncia delle famiglie
Le famiglie colpite da questa situazione drammatica lamentano l’impossibilità di garantire adeguata assistenza ai loro cari. I genitori raccontano storie di sofferenza e di rinunce, come l’impossibilità di acquistare prodotti e servizi necessari per la cura dei disabili. Alcuni hanno dovuto abbandonare terapie fondamentali non coperte dal servizio sanitario, mentre altri sono stati costretti a fare a meno di operatori che li assistevano. Queste testimonianze pungenti mostrano un quadro di grave disagio sociale.
Nel contesto dell’Ambito Territoriale N24, che si occupa della gestione dei servizi sociali a livello sovra-comunale, emergono anche segnali di inefficacia gestionale. A fine 2023, un genitore ha denunciato la situazione agli organi competenti, con riferimenti a irregolarità che risalgono addirittura agli anni 2014 e 2015. Questi aspetti fanno riflettere sulla crisi di governance che ha interessato l’Ambito.
L’alternanza nella gestione dei fondi
L’Ambito N24 ha visto una frenetica alternanza di enti capofila: da Volla a Cercola, fino a Pollena Trocchia, che ora ha il compito di gestire i fondi e organizzare i servizi per conto degli altri comuni. In meno di un anno, diversi coordinatori si sono avvicendati. Adesso, la direzione è affidata a Ilaria Ranaldi, segretario comunale di Pollena Trocchia, la cui gestione si inserisce in un contesto già complicato.
Il sindaco Carlo Esposito ha cercato di rassicurare le famiglie. Nel dichiarare che l’erogazione dei sostegni adottati riguarderà anche la valutazione economica dei richiedenti, ha comunicato che a febbraio sarà possibile effettuare le liquidazioni. Tuttavia, i genitori continuano a manifestare un diffuso scetticismo riguardo ai tempi e alla reale entità del sostegno che riceveranno.
Le prospettive future e le incertezze
Secondo quanto comunicato dal Comune di Pollena Trocchia, i pagamenti riguarderanno solo il primo bimestre dell’assegno di cura, mentre la richiesta di documentazione come l’Isee è un ulteriore ostacolo che rischia di compromettere il processo. Le famiglie sono preoccupate: ciò che dovrebbero ricevere a febbraio potrebbe in realtà rivelarsi solo un anticipo del 30% dell’importo totale, non sufficiente a coprire le esigenze quotidiane.
La situazione si complica ulteriormente: sebbene gli impegni del sindaco Esposito abbiano fatto sperare per un allentamento della crisi, la mancanza di chiarezza sui futuri pagamenti ha gettato le famiglie in una profonda preoccupazione. Nonostante le promesse di accelerare le liquidazioni e di anticipare i fondi disponibili, l’incertezza regna sovrana, e molti genitori continuano a lottare per il proprio diritto a ricevere aiuto economico in tempi ragionevoli.