Nel mondo del lavoro dipendente, la percezione della quattordicesima mensilità può variare notevolmente tra i diversi settori e livelli professionali. In base a simulazioni effettuate da esperti del settore, è possibile delineare chiaramente quali saranno le cifre nette che arriveranno nelle buste paga di commesse, impiegate e contabili in diverse situazioni lavorative.
La distribuzione della quattordicesima
Una delle prime domande che sorgono riguardo alla quattordicesima mensilità è quando essa verrà erogata. In genere, questa mensilità aggiuntiva viene corrisposta tra i mesi di giugno e luglio, rappresentando un gradito extra per dipendenti del settore terziario, commercio e turismo; alimentare; chimica; pulizie e multiservizi; autotrasporti e logistica. Tuttavia, non tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto a questo bonus, che dipende strettamente dal contratto collettivo di lavoro.
Simulazioni di buste paga per diverse figure professionali
Nel momento in cui si calcolano le cifre esatte che andranno a comporre le buste paga dei lavoratori, entra in gioco una serie di variabili che possono fare la differenza. Ad esempio, una commessa impiegata in un’azienda con oltre 50 dipendenti, appartenente al livello 4 del CCNL Commercio – Confcommercio con un anno e tre mesi di anzianità di servizio, riceverà la somma netta di 1.193,03 euro come quattordicesima. Dall’altra parte, un contabile d’ordine part-time in un piccolo studio professionale, con due anni e quattro mesi di esperienza e un inquadramento di livello 4, percepirà poco più di 659 euro come mensilità aggiuntiva. Tale distinzione dimostra come le condizioni contrattuali e lavorative influenzino significativamente l’importo finale della quattordicesima.
Le regole e i benefici per i pensionati
Non solo i lavoratori dipendenti, ma anche i pensionati hanno diritto alla quattordicesima mensilità. L’Inps ha fissato dei criteri di reddito per stabilire chi sarà beneficiario di questo bonus aggiuntivo. A luglio, i pensionati con un reddito inferiore a due volte il trattamento minimo annuale riceveranno la somma aggiuntiva. L’istituto di previdenza ha stabilito delle scale di importo in base al reddito e agli anni di contribuzione, con limiti che variano da 336 euro per coloro che hanno tra 15 e 18 anni di contributi e un reddito compreso tra 1,5 e due volte il trattamento minimo, fino a 655 euro per chi ha contribuito per almeno 25 anni e ha un reddito inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo . Questi benefici rappresentano un importante supporto economico per i pensionati con redditi più bassi, garantendo una certa stabilità finanziaria anche durante l’estate.