Un caso straziante ha scosso la comunità di Orbassano, un comune situato nella provincia di Torino. La storia di una famiglia colpita da una tragedia inimmaginabile si è trasformata in un evento drammatico che ha lasciato una traccia profonda nel cuore dei cittadini. Due coniugi, di 64 e 59 anni, hanno posto fine alle loro vite in un gesto estremo e sconvolgente, lasciandosi alle spalle un dolore insopportabile per la perdita della figlia, avvenuta due anni fa a causa di un suicidio.
La tragica storia della loro figlia
La giovane, appena 28enne, si era tolta la vita sull’onda di un profondo tormento interiore, causato da un trauma subito nella sua infanzia. Questa sofferenza, occultata per anni, emerse solo quando la ragazza, poco più che ventenne, cominciò a manifestare sintomi di ansia e attacchi di panico. I genitori, entrambi professionisti – lui medico e lei farmacista – avevano cercato di affrontare, insieme alla figlia, una realtà troppo dolorosa da affrontare. La perdita della loro amata figlia ha segnato l’inizio di un dolore crescente che li ha condotti, qualche anno dopo, a prendere una decisione fatale.
La scoperta della tragedia
La coppia aveva rivelato il loro straziante dramma a un quotidiano locale, l’Eco del Chisone. In questo racconto intriso di tristezza, i coniugi hanno esposto le difficoltà che hanno dovuto affrontare nel tentativo di superare la morte della figlia, un argomento che ha colpito profondamente la sensibilità della popolazione locale. Solo pochi giorni dopo questa confessione pubblica, i due sono stati trovati nel garage della loro abitazione; entrambi erano in gravi condizioni ma ancora in vita.
La donna è deceduta in ospedale pochi giorni dopo, mentre il marito è spirato il 23 dicembre. La drammatica sequenza di eventi ha scosso Orbassano, attirando l’attenzione della comunità su un tema delicato come la salute mentale e il dolore che accompagna le perdita di una persona cara, accentuando consapevolmente le fragilità umane e i traumi irrisolti.
La reazione della comunità
L’eco di questa tragedia ha risuonato fortemente in tutta la comunità di Orbassano, generando un’ondata di tristezza e solidarietà. La sindaca, Cinzia Bosso, ha voluto esprimere pubblicamente il suo cordoglio condividendo un’immagine di tre candele accese sui social, accompagnata da un pensiero commovente per la famiglia: “Possiate ora riposare in pace tutti e tre insieme, a noi resterà per sempre il vostro ricordo.” Questo gesto ha rappresentato non solo un omaggio alla famiglia ma anche un segnale di unione per una comunità che si trova a fare i conti con un lutto inaspettato e profondo.
Anche la farmacia dove lavorava la donna ha voluto commemorare la coppia con una foto che ritraeva i tre membri della famiglia, commentando: “Adesso sono tutti e tre assieme. Ciao Ale.” Queste parole hanno rispecchiato la commozione collettiva e il sentimento di perdita che ha avvolto Orbassano, evidenziando l’importanza della memoria e della presenza di chi se n’è andato.
La storia di questa famiglia ci ricorda che il dolore e la sofferenza possono manifestarsi in modi complessi e strazianti, spesso inaspettati. L’attenzione verso i temi della salute mentale e dell’importanza del supporto sociale è più che mai necessaria per prevenire altre tragedie simili in futuro. Orbassano piange la sua perdita, mentre la sua gente riflette sulla fragilità della vita e sull’importanza di prendersi cura gli uni degli altri.