Morinari Watanabe, presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica , propone un’innovativa ristrutturazione del format olimpico. A pochi mesi dalle elezioni per la presidenza del Comitato Olimpico Internazionale , Watanabe ha delineato un piano audace per un’Olimpiade estiva che potrebbe spalmarsi contemporaneamente su cinque continenti. L’ex ginnasta giapponese, rieletto lo scorso ottobre per il suo terzo mandato alla FIG, crede fermamente che il tradizionale modello olimpico debba evolversi per affrontare le sfide economiche e ambientali attuali.
Watanabe ha evidenziato che l’attuale struttura dei Giochi Olimpici risale a un’epoca in cui le comunicazioni e i trasporti erano ben diversi da oggi. Secondo lui, “il modello attuale è superato”, evidenziando come i Giochi, che nel 2024 si svolgeranno a Parigi, siano cresciuti talmente tanto da rendere “difficile ospitarli nella maggior parte delle città”. L’idea che sta prendendo forma è rivoluzionaria: organizzare i Giochi su scala globale, scegliendo cinque città in cinque continenti durante lo stesso periodo. Questo approccio non solo andrebbe incontro alle esigenze logistiche degli atleti, garantendo loro condizioni di partecipazione ottimali, ma permetterebbe anche un’importante riduzione dei costi per le città ospitanti.
La proposta di Watanabe non si limita solo a modificare il formato, ma sfrutta anche le potenzialità offerte dalle tecnologie attuali. “Il divertimento può passare anche attraverso le nuove tecnologie di viaggio e comunicazione”, afferma. Grazie a piattaforme di streaming permanenti, i fan di tutto il mondo avrebbero modo di vivere l’emozione delle gare in tempo reale, creando un legame più forte tra le diverse nazioni e culture. L’idea è di permettere a città più piccole, che attualmente non potrebbero ospitare eventi olimpici con il format tradizionale, di partecipare a questa grande celebrazione sportiva. Attraverso una distribuzione globale, si aprirebbero opportunità per un coinvolgimento più ampio e diretto.
Watanabe ha intenzione di applicare lo stesso principio anche ai Giochi Invernali, sottolineando l’importanza di riconsiderare le modalità di hosting di questi eventi. Il dirigente giapponese ha già anticipato che simili discussioni saranno avviate. L’obiettivo è ottenere un format che non solo sia sostenibile, ma che offra anche a più città la possibilità di ospitare eventi sportivi di alta risonanza. Creare un’atmosfera inclusiva e stimolante, in cui ogni angolo del pianeta possa contribuire a celebrare lo sport, è la visione che Watanabe ha in mente.
La candidatura di Watanabe si colloca all’interno di una competizione serrata per la successione di Thomas Bach, attuale presidente del CIO. Se Watanabe dovesse avere successo, diventerebbe il primo presidente asiatico dal 1894, un passo significativo per la rappresentanza globale all’interno di un’organizzazione storica. Nella contesa ci sono figure di spicco come il vicepresidente del CIO Juan Antonio Samaranch Jr. e il presidente dell’atletica mondiale Sebastian Coe. Ognuno di loro porta con sé una serie di esperienze e visioni per il futuro delle Olimpiadi, rendendo le prossime elezioni un momento cruciale per il movimento olimpico.
Questa proposta di Watanabe, carica di ambizione e innovazione, rappresenta un possibile cambiamento radicale nel mondo delle Olimpiadi. La sua visione potrebbe trasformare la celebrazione sportiva in un evento realmente globale, fruibile da tutti e sostenibile nel tempo.