Il gran finale de L’amica geniale 4: la chiusura di un capitolo amato dai telespettatori

La serata di lunedì 9 dicembre ha segnato un’importante data nel panorama televisivo italiano: è andato in onda il finale di stagione de L’amica geniale 4, una serie che ha conquistato il cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo. Composta da una narrazione avvincente e un cast eccezionale, la serie basata sui romanzi di Elena Ferrante ha chiuso il proprio percorso guadagnandosi nuovamente la vetta degli ascolti televisivi.

Ascolti e confronto con altri programmi

Nella serata del finale, L’amica geniale ha attratto 3.054.000 telespettatori, realizzando un share del 18,2%. Questi numeri posizionano la serie ben al di sopra del Grande Fratello, che ha registrato 2.382.000 spettatori e uno share del 18,79%. In concomitanza, altre trasmissioni hanno faticato a tenere il passo: il film “Attacco al Potere: Paris has Fallen” su Italia 1 ha ottenuto solo 1.147 spettatori , mentre “Raiduo” su Rai 2 ha attirato 858.000 spettatori e “Lo Stato delle Cose” su Rai 3 ha chiuso con 838.000 spettatori. Il risultato della serie di Ferrante non solo dimostra la sua popolarità, ma anche la capacità di mantenere alta l’attenzione del pubblico fino all’ultimo atto di questa saga emozionante.

La trama intensa e commovente

Ambientata nel vibrante contesto di Napoli, L’amica geniale racconta la storia di due amiche, Lila e Lenù, esplorando le complessità delle loro vite e relazioni. L’episodio finale si apre su un evento devastante: la scomparsa di Tina, la figlia di Lila, avvenuta durante un’escursione al mercato con Nino Sarratore e le figlie di Elena. Questo lutto segna un punto di svolta cruciale nella narrazione, portando le due donne a prendere strade diverse. Lenù decide di lasciare Napoli per trasferirsi a Torino, mentre l’assenza di Lila si fa sempre più opprimente.

Nonostante le distanze fisiche e le scelte di vita, le protagoniste rimangono legate da un filo invisibile, che si riannoda quando Gennarino, il figlio di Lila, chiama Lenù per informarla della misteriosa scomparsa della madre. La scena culmina con la rivelazione del gesto simbolico di Lila: un atto di cancellazione della propria esistenza personale, che suscita angoscia e confusione.

Il significato del finale e dei colpi di scena

Verso la conclusione, l’elemento di sorpresa rimane un marchio di fabbrica: Lila invia a Elena una scatola contenente due bambole, simboli della loro infanzia e della nostalgia per un passato perduto. L’apertura di questa scatola riporta alla mente ricordi di una vita che si è allontanata, rendendo palpabile il tema della perdita. La chiusura degli archi narrativi avviene nel contrasto tra l’inizio e la fine della serie: le bambole dimenticate simboleggiano non solo l’infanzia perduta ma anche il legame tra le due amiche, che, seppur distanti, continuano a condividere un destino di smarrimento.

Con l’abbattimento del tempo e delle ambizioni disattese, Lila si ritrova a custodire un sogno di vita che non ha mai realizzato, mentre Elena affronta una solitudine che le pesa come un macigno. La narrazione si chiude su di un velo di malinconia, rendendo l’idea di come la vita di ciascuna sia rimasta intrappolata in scelte e circostanze. L’addio tra le due amiche, sconsolate, è un’affermazione di quanto le relazioni possano definirci, ma anche di come possano sfuggire, lasciandoci soli nel mondo.

In queste ultime scene, il conflitto tra ambizione e tradizione, tra desideri individuali e legami emotivi, si fa palpabile, raccontando non solo la storia di Lila e Lenù, ma anche quella di generazioni di donne che cercano di trovare un posto nel loro universo. La serie si chiude con una nota di tristezza e accettazione, continuando a battere il tempo che passa e che porta via con sé anche le relazioni più intense.

Published by
Valerio Bottini