Creato da André Heller, il ‘luna park perduto’ rappresenta un tour emozionante tra arte e avanguardia, combinando divertimento e cultura. Dal 20 novembre, presso lo Shed di Hudson Yards a New York, il pubblico potrà vivere un’esperienza unica tra opere di celebri artisti contemporanei.
Il ‘luna park perduto’ ha una storia affascinante che risale all’estate del 1987, quando aprì ad Amburgo, in Germania. Ideato da André Heller, un poliedrico artista, cantante e attivista, il progetto si ispirava ai parchi di divertimento europei, cercando di riportare in vita un’esperienza ludica e sensoriale. Con installazioni firmate da artisti come KEITH HARING e JEAN-MICHEL BASQUIAT, il parco si presentava come un “luna park delle sensazioni” e venne accolto da un grande successo di pubblico, con 300.000 visitatori.
Nonostante il suo successo iniziale, il parco incontrò difficoltà nel corso degli anni successivi. Dopo la chiusura, le attrazioni rimasero abbandonate in un magazzino in Texas per oltre 30 anni, finché nel 2019 un impresario newyorchese, Michael Goldberg, ne scoprì l’esistenza. Con l’approvazione di Heller, Goldberg avviò il restauro del parco attraverso la DreamCrew, una compagnia di entertainment affiliata al rapper canadese Drake.
Il restauro ha richiesto un investimento di 100 milioni di dollari ed è stato concepito come un tour nordamericano. Il progetto, intitolato “Luna Luna: Forgotten Fantasy”, ha preso il via da Los Angeles e ora si prepara a sbocciare a Manhattan. La celebrazione di questo ritorno viene enfatizzata da Anthony Gonzales, CEO di Luna Luna, che delinea come il parco sia un modo per attrarre anche il pubblico meno avvezzo all’arte: “È un cavallo di Troia per chi non ha mai visitato un museo o una galleria”, sottolinea.
Lo Shed, situato nel cuore di Hudson Yards, è un centro culturale avanguardistico concepito per ospitare una vasta gamma di eventi artistici e performance. La sua architettura, progettata dallo studio Diller Scofidio + Renfro, è essenziale per l’allestimento delle attrazioni del parco, in particolare per la grande ruota di BASQUIAT, che raggiunge altezze considerevoli.
All’interno dello Shed, le installazioni di Luna Luna saranno disposte sia nella galleria principale sia nella piazza adiacente, la quale potrà essere trasformata in uno spazio dedicato a performance artistiche di vario genere. Questo approccio multidisciplinare si rivela un’occasione perfetta per riunire arte, intrattenimento e performance dal vivo in un’unica esperienza immersiva.
Il ‘luna park perduto’ non è solo un luogo di divertimento, ma un progetto carico di significato artistico. Nel 1987, Heller aveva invitato circa trenta artisti a contribuire alla decorazione delle giostre e alla creazione di nuove attrazioni. Esemplare è la cappella nuziale che egli stesso realizzò, un elemento distintivo del parco. Tuttavia, nel 1990, dopo un tour europeo non andato a buon fine e una situazione di stallo con la città di Vienna, Heller decise di vendere le attrazioni a una non profit statunitense. Questa scelta scatenò una controversia legale riguardante i diritti e le modalità di accesso.
Il ritorno di Luna Luna a Manhattan rappresenta non solo il recupero di un patrimonio culturale, ma anche l’opportunità di rinnovare un dialogo tra arte e pubblico, ampliando l’orizzonte contemporaneo dell’arte stessa attraverso un’esperienza ludica e coinvolgente.