Il mondo del calcio è in fermento e il Milan non è da meno, attraversando una fase critica che ha portato a un acceso dibattito tra i tifosi e gli esperti del settore. Paolo Ziliani, noto giornalista del Fatto Quotidiano, ha espresso le sue opinioni in merito alla situazione attuale del club rossonero, attraverso il suo profilo su X. Le sue parole mettono in luce le responsabilità che, secondo lui, ricadono sulla proprietà americana e sui dirigenti, ribadendo l’importanza di un cambio di rotta nel modo di gestire la squadra.
Una gestione critica e controversa
Nel suo intervento, Ziliani non ha risparmiato critiche alla dirigenza attuale. Secondo il giornalista, il Milan sta vivendo un momento difficile a causa della gestione da parte di Red Bird e dei suoi collaboratori, che sarebbero colpevoli di una conduzione miope e scriteriata. L’esonero del tecnico Fonseca è stato descritto come un tentativo di distogliere l’attenzione dalle vere responsabilità della dirigenza, con l’intento di far pagare il conto a un capro espiatorio. Per Ziliani, la compagnia che circonda il club, inclusi nomi noti come Ibrahimovic e Furlani, contribuisce alla rovina dell’immagine e della competitività del Milan.
L’articolo ripubblicato dal giornalista, originariamente scritto il 2 novembre, evidenzia quanto la dirigenza americana possa avere ridotto il club a una mera “mucca da mungere”, ostacolando le reali possibilità di investimento. Ziliani sostiene che, nonostante i fondi disponibili, l’attuale proprietà preferisca risparmiare piuttosto che reinvestire nella squadra. Questo approccio non solo deluderebbe i tifosi, ma mette a rischio il futuro del club essendo essenziale tornare a investire in qualità per ripristinare la storica grandezza della squadra.
Le scelte di mercato del Milan e le opportunità mancate
Un aspetto cruciale della critica mossa da Ziliani riguarda le strategiche decisioni di mercato della dirigenza. In un periodo in cui il Milan poteva facilmente trattenere il suo capitano Tonali e, al contempo, rafforzare la squadra con acquisti di valore, si è scelto invece di vendere. Secondo Ziliani, l’imposizione di vendere i migliori giocatori mette in evidenza una strategia ben lontana dalla filosofia di un club con la storia e la tradizione del Milan.
Il giornalista sottolinea che il club, grazie a un bilancio solido e a un Fair Play Finanziario rispettato, avrebbe potuto reinvestire in giocatori di alto livello. Ad esempio, menziona l’ipotesi di acquisire un calciatore come Osimhen dal Napoli, operazione che sarebbe stata assolutamente fattibile senza compromettere la stabilità economica del club. La speranza di Ziliani è che, nonostante le attuali scelte, il Milan possa rivalutarsi e tornare a competere ai massimi livelli, riportando il merito ai tanti tifosi che desiderano rivedere la loro squadra vestire i panni di un vero top club.
Riflessioni sulla futura evoluzione del club
Alla luce delle attuali circostanze, Ziliani invita i fan rossoneri a prendere coscienza della situazione e a chiedere cambiamenti immediati. L’idea centrale è che, per rimanere competitivi e tornare a splendere tra i giganti del calcio europeo, il Milan non può permettersi di perseguire una gestione avara e poco lungimirante. Con la presenza di fondi a disposizione e una storia che richiede di essere rispettata, il club deve ripensare le proprie strategie e operare dei cambiamenti significativi.
Al di là delle critiche, rimane una speranza condivisa: che il Milan si riappropri della sua identità e inizi a operare nel modo che il suo blasone richiede. Investire in campioni e non in opzioni di seconda scelta è un passo fondamentale che la dirigenza deve, secondo Ziliani, prendere in considerazione per recuperare il tempo perso e restituire orgoglio ai propri tifosi. Solo così il Milan potrebbe tornare a essere, davvero, la squadra che ha scritto pagine memorabili nella storia del calcio.