L’anno del Milan si è rivelato un vero e proprio banco di prova, caratterizzato da molteplici cambiamenti e difficoltà. Il club rossonero ha vissuto momenti di incertezza sia sul campo che fuori, con una gestione che ha dovuto affrontare contestazioni e aspettative non rispettate. L’attuale stagione ha visto l’addio di un allenatore storico e numerosi aggiustamenti nella rosa, mentre la proprietà ha faticato a trovare un collegamento solido con i tifosi.
I cambi di guida tecnica: da Pioli a Conceicao
La stagione è iniziata con l’addio di Stefano Pioli, il quale ha lasciato il club dopo cinque anni di lavoro intenso. Durante il suo mandato, Pioli ha riportato il Milan ai vertici del calcio italiano e europeo, conquistando lo scudetto nel 2022 e arrivando in semifinale di Champions League nel 2023. La ricerca del successore ha portato il club a scegliere Paulo Fonseca, un tecnico con una solida esperienza in Italia, già noto per la sua avventura alla Roma. Fonseca ha dichiarato di essere entusiasta del nuovo incarico, evidenziando la sua voglia di vincere e di portare il Milan a riassaporare successi importanti.
Tuttavia, l’avventura di Fonseca sulla panchina rossonera si è interrotta bruscamente alla diciottesima giornata di campionato. Nonostante un buon rendimento in Champions League, il suo Milan non ha saputo brillare in Serie A, chiudendo l’anno in ottava posizione con soltanto 27 punti. Di fronte a risultati deludenti, la dirigenza ha deciso di esonerarlo, optando per Sergio Conceicao, ex tecnico del Porto, il quale ha firmato un contratto fino al 2026. Il cambio di allenatore ha portato a una nuova fase per il club, con l’obiettivo di riportare il Milan nelle posizioni che contano.
I cambiamenti nella rosa: addii e nuovi innesti
L’estate ha portato anche a una significativa trasformazione della rosa. Il club ha salutato importanti figure come Olivier Giroud, partito per Los Angeles, e Simon Kjaer, simboli del recente trionfo ottenuto. La dirigenza ha deciso di investire in nuovi talenti, ingaggiando Alvaro Morata e Strahinja Pavlovic, tra gli altri, per rinforzare l’organico e mettere a punto una squadra competitiva. Nonostante gli addii di senatori come Kalulu, Adli, Saelemaekers e Pobega, il Milan ha voluto tracciare un nuovo corso, con nuove promesse in arrivo e un mix di esperienza e gioventù sul campo.
Il club ha anche avviato un’iniziativa interessante con la creazione della squadra Under 23, chiamata “Milan Futuro“. Questa formazione mira a colmare il gap tra la Primavera e la prima squadra, dando ai giovani talenti maggiori opportunità di crescere e approdare nel roster principale. Daniele Bonera è stato scelto come tecnico, mentre Ibrahimovic ha condiviso la visione del club, sottolineando l’importanza di un progetto a lungo termine per costruire una squadra solida e competitiva in futuro.
Le difficoltà in campionato e le contestazioni
Nonostante le nuove acquisizioni e il cambio di allenatore, il Milan ha dovuto affrontare un avvio di stagione complicato. Attualmente, il Diavolo si trova all’ottavo posto in campionato, accusando un distacco significativo dalle prime in classifica come Atalanta, Napoli e Inter. I numeri sono impietosi: la squadra rossonera ha totalizzato 27 punti, e la vittoria nel derby contro l’Inter è stata l’unico momento di luce in un inizio di annata deludente. Complessivamente, la squadra ha avuto un andamento altalenante, mettendo a segno ottime prestazioni in Champions League ma deludendo nelle sfide di campionato.
La situazione non è sfuggita ai tifosi, che hanno espresso il loro malcontento durante le partite, culminando in contestazioni durante la partita contro il Genoa, un match che coincideva con il 125° compleanno del club. Un pareggio da 0-0 ha scatenato fischi e critiche, evidenziando una crescente frattura tra la tifoseria e la dirigenza. Le parole di Fonseca, che ha sottolineato l’importanza dell’impegno e della determinazione in campo, riflettono un clima di insoddisfazione che ha colpito anche i calciatori più esperti.
Sforzi della proprietà per riavvicinarsi ai tifosi
In questo contesto di tensione, la proprietà del Milan ha recentemente ribadito il suo impegno per il club. RedBird ha raggiunto un accordo con Elliott per rifinanziare un prestito, posponendo la scadenza di questo impegno e mettendo in campo un sostanzioso investimento per garantire una maggiore stabilità. Il nuovo piano prevede un investimento di 170 milioni di euro, e la riduzione della quota capitale del prestito a 489 milioni di euro.
Il passo successivo per Cardinale e il suo team sarà quello di affrontare la sfida di riavvicinarsi ai tifosi. Il Milan si trova a un crocevia cruciale; il successo futuro dipenderà dall’abilità di ricostruire un ponte di fiducia con i suoi sostenitori. L’anno 2025 è alle porte e le premesse per un ritorno ai fasti di un tempo dipenderanno dalla capacità del Diavolo di affrontare le sfide odierne e di costruire un progetto sostenibile per il futuro.