Alfredo Vignoli, l’eroe di Luchon
Alfredo Vignoli è stato un ciclista bolognese che ha lasciato il segno nella storia del ciclismo italiano. Nato il 21 luglio 1934, Vignoli ha scritto la sua pagina di gloria nel ciclismo vincendo la sedicesima tappa del Tour de France, che si è conclusa a Luchon. A 90 anni di distanza da quella memorabile vittoria, un trofeo intitolato a lui sarà consegnato al primo italiano classificato nella tappa che si concluderà proprio a Bologna.
Il figlio di una tradizione gloriosa
Alfredo Vignoli è cresciuto in un ambiente intriso di ciclismo, dove il sudore e la polvere delle strade erano parte integrante della sua vita fin da giovane. Nato nel 1907 a Pradure e Sasso, Vignoli ha ereditato la passione per la bicicletta sin dalla sua giovinezza. La sua esperienza nel ciclismo iniziò ufficialmente nel 1931, quando a 24 anni scoprì la sua vocazione. Pur non essendo considerato un campione, Vignoli si distinse per la sua eccellenza come ciclista, ottenendo prestigiosi piazzamenti nelle classiche e nelle gare più importanti dell’epoca.
La stagione d’oro di Alfredo Vignoli
Nel 1933, Alfredo Vignoli intraprese la carriera professionistica e l’anno successivo visse il suo momento di massimo fulgore. Partecipando al Giro d’Italia come ciclista “isolato”, senza il supporto di una squadra, Vignoli sorprese tutti vincendo la tappa Napoli-Bari con un’epica fuga solitaria di 160 chilometri, giungendo al traguardo con un vantaggio di 11 minuti sul secondo classificato. Questo exploit gli valse l’ottavo posto nella classifica generale del Giro d’Italia, vinto da Learco Guerra. La sua performance eccezionale gli garantì il posto al Tour de France, dove dopo una serie di brillanti piazzamenti, conquistò la vittoria assoluta, nonostante le avversità incontrate durante la tappa.
L’epilogo di una carriera straordinaria
Dopo aver concluso la sua carriera sportiva, Alfredo Vignoli tornò alle sue radici aprendo un’officina di biciclette a Casalecchio di Reno nel 1935. La sua scomparsa nel 1996 all’età di 89 anni non ha offuscato il ricordo di questa leggenda del ciclismo italiano. L’eredità di Alfredo Vignoli vive ancora oggi attraverso la memoria della sua grande vittoria al Tour de France, delle sue partecipazioni ai Giri d’Italia e ai Tour de France, e del suo impegno e dedizione verso il ciclismo.