Eike Schmidt, direttore del Museo e del Real Bosco di Capodimonte, ha svelato un entusiasmante programma di rinnovamento durante la conferenza di presentazione del nuovo brand del museo. Programmi dedicati all’artigianato della porcellana, accessibilità ai visitatori con disabilità, e nuove iniziative culturali mettono in luce l’intento del museo di divertirsi e integrare la comunità. Con importanti ristrutturazioni e un focus sull’arte e la storia locali, Capodimonte si propone di diventare un vero e proprio polo culturale.
Eike Schmidt ha sottolineato l’importanza della collezione di porcellane di Capodimonte, una delle più significative al mondo, paragonata a quelle di Dresda e Pechino. «Nel 2025 sarà l’anno delle porcellane. Fino ad oggi, la nostra collezione si è limitata a essere presentata in un’unica sala, ma ora possiamo mostrare al pubblico migliaia di opere in un allestimento innovativo e spettacolare che occuperà ben 14 sale», ha affermato il direttore. Questo nuovo approccio punta a rendere accessibili una vasta gamma di pezzi, dimostrando la ricchezza e la varietà della collezione.
Attualmente, Capodimonte ospita circa 6.000 porcellane e terraglie, un patrimonio prezioso che merita di essere valorizzato. L’importanza di questa collezione va oltre la sua bellezza; è un segno distintivo di un’arte che ha radici profonde nella storia della città di Napoli e dell’Europa. Con questo progetto, il museo ambisce a stabilire un dialogo con il mondo, presentando Capodimonte come un punto di riferimento culturale e artistico globale.
Oltre alla valorizzazione delle porcellane, Eike Schmidt ha annunciato un ampio rinnovamento dell’allestimento del museo. Saranno introdotti nuovi criteri espositivi, sviluppando percorsi che valorizzino e mettano in relazione le diverse collezioni. Questo rinnovamento include il ritorno della figura del curatore del Gabinetto disegni e stampe, che gestirà una raccolta di quasi 30.000 pezzi tra disegni e opere su carta. A partire dal 2025, la collezione sarà accessibile sia alle istituzioni accademiche sia al grande pubblico, supportata da esposizioni temporanee.
Capodimonte non dimentica l’importanza dell’accessibilità. Durante la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il museo presenterà nuovi percorsi tattili per visitatori ciechi e ipovedenti. Questi percorsi, che permetteranno di toccare alcune opere significative, saranno attivi dal 6 dicembre e offriranno la possibilità di interagire con opere scelte per le loro texture e rappresentazioni artistiche. Tra queste, Ercole fanciullo della collezione Farnese e i busti di Vincenzo Gemito rappresentano un fruttuoso connubio tra arte e inclusività.
Le iniziative culturali del museo si ampliano ulteriormente con “Capodimonte in scena”, un nuovo progetto che integra danza, musica e teatro negli spazi storici del museo. Questo progetto ha l’obiettivo di avvicinare la città alla cultura e all’arte attraverso eventi performativi. Il primo spettacolo sarà dedicato alla canzone napoletana, omaggiando artisti del calibro di Pino Daniele, in una celebrazione del decennale della sua scomparsa.
Schmidt ha spiegato che il programma prevede anche una serie di eventi speciali nel Salone delle Feste, che tornerà a ospitare performance di alto livello. La programmazione culminerà con spettacoli e performance che abbracciano la tradizione musicale partenopea, rendendo il museo un luogo di incontro per la comunità e per gli amanti della cultura.
Inoltre, in questo nuovo capitolo, il museo beneficia di un potenziamento della squadra. La gestione ha visto un incremento significativo del personale, con l’inserimento di nuovi curatori e storici dell’arte, tutti pronti a lavorare su progetti di ricerca e divulgazione culturale. Questo cambiamento ha come obiettivo quello di posizionare Capodimonte come un centro di eccellenza nella storia artistica del Mezzogiorno e dell’Europa.
Infine, il rinnovamento di Capodimonte non si limita solo ai progetti culturali e alle collaborazioni; l’istituzione sta anche investendo in innovazione tecnologica. Sono stati realizzati interventi significativi per migliorare l’illuminazione degli spazi espositivi, portando alla ribalta opere di maestri come Masaccio, Bellini e Botticelli. Questo sarà il preludio all’apertura di spazi storicamente inaccessibili, ora riqualificati per accogliere i visitatori con un’illuminazione adeguata e sostenibile dal punto di vista energetico.
Il corridoio centrale del primo piano, recentemente ristrutturato, offrirà un percorso illuminato che guiderà i visitatori attraverso secoli di capolavori. Il nuovo impianto di illuminazione è già attivo nell’Appartamento Reale e nel Salone delle Feste, dove si terrà l’importante evento di apertura della sezione performativa “Capodimonte in scena” il 9 dicembre, segnando un ulteriore passo verso il rilancio del museo come fulcro della cultura napoletana contemporanea.