Il Napoli e i suoi pilastri: Di Lorenzo, Rrahmani e Anguissa dominano il campionato

In questo articolo, esploreremo l’importanza fondamentale di alcuni giocatori chiave del Napoli in questa stagione calcistica. Tra di essi spiccano nomi che si sono distinti per la loro presenza costante in campo, contribuendo in modo decisivo al successo del club. Al centro dell’attenzione ci sono Di Lorenzo, Rrahmani e Anguissa, ma anche altri giocatori come Buongiorno, McTominay, Lukaku e Politano, che hanno avuto un ruolo significativo nelle prestazioni della squadra. Analizziamo nel dettaglio l’impatto di questi atleti nella stagione in corso.

I tre pilastri: Di Lorenzo, Rrahmani e Anguissa

Il Napoli ha trovato nel suo capitano Giovanni Di Lorenzo, e nei difensori Amir Rrahmani e Frank Anguissa, tre punti di riferimento imprescindibili. Questi tre calciatori hanno collezionato 1.080 minuti di gioco totale in campionato, escludendo i recuperi, e sono stati sempre in campo dal primo all’ultimo minuto di ogni partita. Di Lorenzo, in particolare, si è rivelato un leader non solo per la solidità difensiva ma anche per la sua capacità di avviare azioni offensive. La sua attitudine a coprire l’intera fascia destra e il suo occhio per il passaggio giusto sono aspetti che lo rendono un giocatore completo.

Rrahmani si è distinto per la sua capacità di anticipare le azioni avversarie e il suo gioco aereo; è diventato una presenza costante nel cuore della difesa napoletana. Anguissa, dal canto suo, ha portato dinamismo e intensità nel centrocampo, facendo da collegamento tra la difesa e l’attacco. Questi tre calciatori non solo hanno aggiunto stabilità alla squadra, ma hanno anche contribuito a creare una mentalità vincente all’interno del gruppo. La loro resilienza e la capacità di rimanere in campo per tutta la durata delle partite sono indici di un approccio professionale e di un alto livello di condizione fisica.

Nuovi arrivi e ruoli tattici

Un altro elemento di spicco nella rosa del Napoli è il difensore Buongiorno, che, dopo aver saltato la prima partita a Verona contro l’Hellas a causa di un infortunio, è rimasto in campo in ogni match successivo. Ha accumulato 990 minuti di gioco, rendendosi indispensabile per il reparto difensivo e confermandosi come titolare. La sua presenza ha dato maggiore equilibrio alla difesa, direttamente legata alla buona performance complessiva della squadra.

Non si può trascurare l’importanza di McTominay, il quale, dopo un inizio tardivo nella stagione per motivi legati al mercato, ha contribuito in maniera significativa con otto partite giocate dall’inizio, accumulando 736 minuti di esperienza. Anche Lukaku, ingaggiato nel corso della stagione, ha dimostrato di essere un attaccante di valore, avendo collezionato nove presenze da titolare e un esordio nel finale a Cagliari. La sua capacità di segnare e di creare opportunità per i compagni è stata essenziale in un periodo cruciale per la squadra.

Politano e il suo ruolo cruciale nel gioco

Matteo Politano ha avuto un ruolo altrettanto significativo all’interno della formazione partenopea. Con 901 minuti giocati e 11 partite da titolare, ha dimostrato di essere una figura fondamentale nel sistema di gioco del Napoli. Rispetto ad altri compagni, Politano possiede un compito tattico delicato e imprescindibile: la sua mobilità e versatilità accentuano la manovra offensiva, alterando le dinamiche di gioco degli avversari.

Politano ha spesso ricoperto posizioni che permettono di allargare il gioco, creando spazi per gli inserimenti dei centrocampisti e dei terzini. Questo aspetto è fondamentale nel modo di difendere del Napoli, il quale si basa su un pressing alto e su rapidi ribaltamenti di fronte. Il suo contributo, dunque, va oltre il semplice computo dei minuti in campo, andando a influenzare le scelte tattiche dell’allenatore e a favorire una fluidità nel gioco che può risultare devastante per le difese avversarie.

L’importanza dell’ossatura della squadra

Oltre ai giocatori già menzionati, il Napoli può contare su un’ossatura solida, composta da atleti come Olivera, anch’egli con un ragguardevole minutaggio di 843 minuti. Questa profondità di rosa è critica per il successo del club, in quanto consente di gestire le fasi intense del campionato senza compromettere le performance individuali e collettive.

La continuità dell’impiego di questi giocatori, unita alla loro intesa in campo, è un fattore chiave per il Napoli. La capacità di mantenere un nucleo forte e coeso è determinante in un campionato competitivo, dove ogni punto può fare la differenza. La perseveranza e la dedizione di giocatori come Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa e gli altri citati continuano a mantenere alto il livello della squadra, favorendo ambiziosi obiettivi sia in campionato che in competizioni internazionali.

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Filippo Grimaldi