Fabio Capello, noto tecnico che ha guidato squadre prestigiose come Milan, Roma e Juventus, ha rivelato alcune considerazioni sulla performance del Napoli nell’ultimo incontro di campionato, intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Le sue parole pongono l’accento sulle sfide affrontate dalla squadra nella gara contro il Genoa, evidenziando punti di forza e debolezze da considerare per il prosieguo della stagione.
Sotto i riflettori, la partita contro il Genoa ha evidenziato una certa difficoltà per il Napoli, soprattutto nel secondo tempo. Antonio Conte, tecnico ben conosciuto, ha espresso il suo disappunto riguardo alla prestazione della sua squadra nella ripresa. Negli ultimi incontri, il Napoli ha dimostrato di poter soffrire contro squadre che non si tirano indietro. «Contro il Genoa il Napoli ha sofferto parecchio» ha commentato Capello, sottolineando la difficoltà di presenziare in campo quando le sfide si intensificano. Ha messo in rilievo come anche altre squadre di alta classifica, nonostante i risultati, abbiano dovuto faticare più del previsto. Ha preso come esempio l’Atalanta, che ha dovuto battagliare per avere la meglio sull’Empoli.
Capello ha poi posto l’accento sull’importanza di un buon primo tempo disputato dal Napoli, ma ha messo in evidenza come la figura del portiere Alex Meret sia stata cruciale nel mantenere il vantaggio, intervenendo nei momenti decisivi per garantire i tre punti. «Meret è stato decisivo, altrimenti si sarebbe potuto perdere il controllo del match» ha aggiunto, riconoscendo l’importanza di conquistare questi successi anche quando gli avversari sembrano mettere alle corde.
Un altro aspetto che Capello ha esaminato è stata la mancanza di Buongiorno, centrale che ha dimostrato di avere un ruolo fondamentale sia in campo che nello spogliatoio. Secondo l’ex allenatore, l’assenza di Buongiorno non ha influito solo sul piano tecnico, ma ha minato anche la stabilità della linea difensiva. «Credo sia normale. Stiamo parlando di un centrale che non è solamente forte, ma anche di grande personalità» ha dichiarato Capello. La personalità di Buongiorno non solo arricchisce il gioco difensivo, ma fornisce un supporto motivazionale ai compagni, fondamentale per affrontare avversari agguerriti.
L’analisi di Capello ha messo in luce il modo in cui la mancanza di un difensore esperto possa generare incertezze nel reparto, evidenziando come il Genoa sia riuscito a costruire diverse occasioni, in particolare nei minuti finali. Ciò pone una questione di preparazione e gestione delle situazioni critiche, importanti per il futuro del Napoli, se si vuole ambire a rimanere nelle posizioni alte della classifica.
Un altro punto toccato da Capello è stato il rendimento di Alex Meret, portiere del Napoli, spesso bersaglio di critiche in passato. L’analisi dell’ex allenatore è stata chiara: «Meret ha dimostrato resilienza e capacità di rispondere bene nei momenti critici». La pressione su un portiere in una grande squadra è immensa, e spesso non viene riconosciuto il valore fondamentale che questo ricopre nel bilanciare le sorti di un incontro.
Le prestazioni di Meret in questa gara hanno subìto un’attenzione particolare da parte di Capello, il quale sembra riconoscere in lui una figura chiave per il Napoli, soprattutto in un periodo in cui il gruppo sta cercando di trovare una stabilità sia nel gioco che nel morale. Affrontando le critiche passate, Capello sembra suggerire che il portiere ha compiuto passi avanti significativi. La fiducia nella sua capacità di rispondere alle sollecitazioni del gioco moderno potrebbe risultare decisiva per il prosieguo della stagione.
Con queste riflessioni, Capello ha fornito un’analisi che offre spunti significativi per comprendere le dinamiche attuali della squadra partenopea. Una combinazione di prestazioni individuali e collettive dovrà essere al centro dell’attenzione se il Napoli ha intenzione di prosperare e raggiungere obiettivi ambiziosi nel campionato.