Il Napoli sul mercato: rischi e opportunità secondo Federico Zanon

Federico Zanon, esperto di calciomercato di Calciomercato.com e DAZN, si è espresso in diretta su Radio Punto Nuovo riguardo al futuro del Napoli in vista del mercato di gennaio. La sua analisi pone l’accento su potenziali indebolimenti e opportunità che la squadra deve saper cogliere. Con un occhio attento ai movimenti in campo e alla condizione dei giocatori, Zanon ha delineato un quadro che merita attenzione.

Il futuro incerto di Kvara e le necessità del Napoli

Il calciatore georgiano Khvicha Kvaratskhelia, comunemente conosciuto come Kvara, è al centro delle discussioni. Secondo Zanon, il giocatore non sembra avere più il giusto focus nel progetto del Napoli, il che solleva interrogativi sulla sua permanenza e sull’impatto che un suo eventuale trasferimento potrebbe avere sulla squadra. La sua figura, di cruciale importanza per il gioco partenopeo, non può essere sostituita da chiunque. È essenziale che la dirigenza riesca a trovare un sostituto all’altezza, capace di mantenere alto il livello del gioco della squadra.

Zanon menziona anche l’importanza di avere a disposizione una panchina solida. Giocatori come Neres hanno mostrato di avere potenzialità, ma in contesti di pressione come il campionato italiano, la loro assenza per problemi minori, come un semplice raffreddore, può diventare un vero problema. In questo scenario, si aggiunge anche la questione di Romelu Lukaku, il quale potrebbe non garantire continuità. La giovinezza di Simeone e Raspadori, all’attuale stato, non basta a soddisfare le esigenze di una squadra che punta a vincere e a celebrare successi significativi.

Garnacho e le valutazioni di mercato

Zanon si sofferma poi su Alejandro Garnacho, promettente giovane attaccante. Sebbene le qualità del giocatore siano evidenti, Zanon sottolinea che non sia ancora del tutto pronto per affrontare le sfide di un club come il Napoli, specie sotto la guida di un allenatore esperto come Antonio Conte. La valutazione di mercato del calciatore, quindi, non è vista con favore se le cifre dovessero lievitare. L’acquisto di giocatori non in grado di contribuire immediatamente sarebbe strategicamente errato, portando così a rimandare gli acquisti a giugno ma, soprattutto, evitando di fare spese eccessive senza una reale necessità.

La perdita di Kvara sicuramente complicherebbe i piani del Napoli, ma la dirigenza deve agire con cautela, considerando anche il valore potenziale dei 70 milioni incassati da un eventuale trasferimento.

Le differenze tra Conte e Thiago Motta

Passando alla questione degli allenatori, Zanon ricorda l’importanza della leadership in campo. Salta subito all’occhio la differenza di impostazione e risultati tra Antonio Conte e Thiago Motta. Mentre Conte ha saputo dare una chiara impronta alla sua squadra, garantendo un gioco fluido e risultati soddisfacenti, Motta sembra trovarsi in una fase di incertezza, con possibili confusione dentro il suo gruppo.

In particolare, la Juventus è citata come esempio di una squadra che, nonostante una rosa forte e investimenti sostanziali, fatica a esprimere il proprio potenziale. Questa situazione ha un impatto emotivo sui giocatori, in particolare su Dusan Vlahovic, la cui forma è sotto osservazione e non può essere ignorata. La narrativa attuale, con la pressione di vincere, si riflette sull’andamento delle partite e sull’umore generale della squadra.

La rinascita del Napoli e l’entusiasmo dei tifosi

Infine, Zanon mette in risalto come il Napoli, sotto la direzione di Conte, sia tornato a essere una squadra rispettata e temuta, capace di vincere su qualsiasi campo. L’entusiasmo dei tifosi si è riacceso grazie alla consapevolezza e alla motivazione che il nuovo allenatore ha portato all’interno del club. La strada per lo Scudetto si intravede, ed è frutto della chiara visione che Conte ha saputo instaurare sin dal suo arrivo. Questo nuovo corso politico-strategico del Napoli potrebbe rappresentare un’importante svolta, non solo sportiva ma anche per la mentalità di un’intera piazza che sogna il ritorno al vertice del calcio italiano.

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Filippo Grimaldi