Ciro Troise, noto giornalista sportivo, ha recentemente discusso il momento del Napoli durante il programma “Terzo Tempo Calcio Napoli“. Le sue dichiarazioni, diffuse tramite un comunicato stampa di Televomero, offrono un’interessante analisi sulle performance della squadra e sulle dinamiche interne, arricchendo il dibattito attuale sul club azzurro.
Troise ha osservato che, nonostante le critiche, ci sono evidenti miglioramenti nel gioco del Napoli. “Io dei miglioramenti nel Napoli li ho visti,” ha dichiarato, enfatizzando come ci sia una distinzione tra dibattiti ideologici e la realtà dei fatti. Ha sottolineato l’importanza di analizzare la classifica degli xG senza considerare le palle inattive, evidenziando la gara Napoli-Roma come uno dei match con il range più elevato in questa statistica.
Nei primi sessanta minuti della partita, ha evidenziato Troise, il Napoli ha mostrato una proposta di gioco significativa, paragonabile solo alla sfida contro il Bologna. Tuttavia, ha anche riconosciuto che ci sono state fasi in cui la squadra ha avuto delle difficoltà, in particolare dopo il gol. L’analisi si è poi estesa alla strategia di sostituzione di Politano, sottolineando che l’ingresso di Mazzocchi invia un messaggio forte e chiaro alla squadra.
Troise ha messo in evidenza l’approccio di Conte, che favorisce un calcio preordinato, enfatizzando la necessità di un lavoro costante sulla fase offensiva, ora che la squadra ha migliorato la sua organizzazione difensiva.
Uno dei punti chiave del discorso di Troise è stata l’analisi della situazione di Kvaratskhelia. Ha descritto un episodio di sostituzione significativo dove Tommaso Starace ha interagito con Kvara in modo proattivo. Troise ha dichiarato di non aver visto atti clamorosi da parte del giocatore e ha sottolineato che le preoccupazioni sui rinnovi contrattuali non dovrebbero influenzare le prestazioni in campo.
Secondo Troise, Kvaratskhelia deve essere visto come un giocatore distinto dal percepito “motivo di grandezza” durante la scorsa stagione di Scudetto. La sua transizione a un ruolo più centrale è necessaria, e le aspettative nei suoi confronti devono essere ricalibrate. Questa nuova fase richiede di allontanarsi dalle antiche aspettative, poiché mantenere i risultati precedenti sarebbe stato un compito arduo anche per i dirigenti dei club più blasonati.
Troise ha anche notato che i tifosi del Napoli sono influenzati da una cultura calcistica orientata alla bellezza del gioco, come quella proposta da allenatori come Sarri e Spalletti. Questo porta a una certa difficoltà nell’accettare una nuova identità di gioco, più orientata alla concretezza. Inoltre, ha messo in evidenza che per i tifosi non è soddisfacente giocare bene e perdere.
Con riferimento alle tattiche per il prossimo incontro, Troise ha notato che Vanoli, allenatore del Torino, potrebbe optare per un sistema 3-4-3, una variazione rispetto al tradizionale 3-5-2. Tale strategia ha l’obiettivo di “allargare il Napoli“, creando difficoltà alle sue linee difensive. Troise ha dettagliato come il Torino, di solito, imposti due linee di tre durante le fasi di attacco.
In merito alle scelte dei giocatori, si è parlato di Nijie in ballottaggio con Vlasic per un ruolo esterno, e dell’impatto che un giocatore come Adams potrebbe avere nel mettere sotto pressione i centrali avversari tramite movimenti incisivi. Questa analisi dettagliata delle dinamiche tattiche sottolinea l’importanza della preparazione contro un Napoli che sta cercando di affermarsi.
Troise ha toccato anche la questione delle liste e delle possibile cessioni. Per Kiwior, il Napoli dovrebbe considerare la cessione di Juan Jesus, essendo il polacco un classe 2000 e rientrando quindi nei limiti di crescita imposti dalla UEFA. Contrariamente, Dragusin, essendo un classe 2002, non richiede necessariamente la stessa attenzione.
Il giornalista ha accennato al futuro di Kvaratskhelia nel club, esprimendo la propria sorpresa se dovesse rimanere l’anno prossimo. Ha sottolineato che il rinnovo attuale potrebbe semplicemente servire a dare al club un potere contrattuale maggiore in eventuali trattative con club di alto livello. Inoltre, Troise ha evidenziato che le cessioni di Osimhen e Kvaratskhelia, insieme ai ricavi della Champions League, potrebbero generare notevoli risorse economiche da reinvestire nella squadra, lasciando aperte ampie possibilità per una nuova era calcistica sotto il segno dell’innovazione e della competitività.