Dal 1° luglio, 3,7 milioni di clienti domestici non vulnerabili passeranno al servizio a tutele graduali, con un risparmio annuo fino a 113 euro rispetto alla maggior tutela. Questo cambiamento è stato annunciato dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, che ha fornito dettagli sui numeri di quanti saranno coinvolti nel nuovo meccanismo e ha indicato che i soli clienti vulnerabili vedranno un aumento del 12% sulle bollette a partire dal terzo trimestre del 2024.
Attualmente, delle circa 30,2 milioni di utenze domestiche, ben 22,7 milioni sono servite nel mercato libero, mentre 7,5 milioni si trovano ancora o sono tornate alla maggior tutela. In particolare, 3,8 milioni di clienti vulnerabili continueranno a essere serviti in tutela, mentre i restanti 3,7 milioni di non vulnerabili passeranno al servizio a tutele graduali.
Il presidente dell’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, Stefano Besseghini, ha sottolineato l’importanza di questo momento per l’evoluzione del mercato elettrico, definendolo un passo significativo verso il libero mercato. Besseghini ha evidenziato come l’autorità abbia lavorato per garantire una transizione progressiva verso il libero mercato, rispettando le scelte dei consumatori e evitando aumenti dei costi. Inoltre, ha apprezzato la collaborazione del sistema bancario nel garantire la continuità nei pagamenti automatici delle bollette, fornendo ulteriori garanzie ai clienti.
Il servizio a tutele graduali, cui saranno trasferiti i clienti non vulnerabili attualmente in maggior tutela, avrà una durata di circa tre anni, fino al 31 marzo 2027. Al termine di questo periodo, in assenza di una scelta espressa da parte dei clienti, continueranno a essere riforniti dallo stesso venditore, ma sul mercato libero.
Le condizioni economiche del servizio a tutele graduali saranno uniformi in tutto il territorio nazionale e includeranno una componente fissa denominata “parametro gamma”, con una riduzione annua di 72,65 euro/Pod. Tale parametro verrà aggiornato annualmente dall’Autorità in base al numero di clienti nel servizio. Per quanto riguarda l’energia, la spesa coprirà anche i costi di approvvigionamento e del dispacciamento. Considerando la riduzione delle componenti di commercializzazione, si stima che i clienti risparmieranno circa 113 euro all’anno rispetto alla maggior tutela.