La digitalizzazione dell’archivio del famoso regista Franco Zeffirelli è in arrivo, annoverando un concentrato di storia e cultura che ama avvicinare il grande pubblico al mondo dell’opera lirica e del teatro. Pippo Zeffirelli, figlio adottivo e presidente della Fondazione Zeffirelli, ha comunicato che l’intero patrimonio sarà reso accessibile online. Questa iniziativa ha come obiettivo non solo la conservazione, ma anche la valorizzazione del lavoro di un maestro del palcoscenico, particolarmente significativo per la cultura italiana e internazionale.
L’archivio Zeffirelli: un tesoro di arte e cultura
L’Archivio Zeffirelli, ricco di documenti, materiali di lavoro e testimonianze della straordinaria carriera del regista, è stato riconosciuto dal Ministero della Cultura come di interesse storico di rilevante importanza. La sua collocazione nel Complesso di San Firenze, un’area centrale e facilmente accessibile della città di Firenze, rappresenta una scelta strategica per facilitare la fruizione. Questo patrimonio, fruibile al pubblico dal 2017, non solo racconta la carriera di Zeffirelli, ma offre uno spaccato significativo sulla storia dell’opera e dello spettacolo in Italia.
Dopo molti anni di lavoro dedicato e con l’intento di rendere accessibile un patrimonio artistico prezioso, la Fondazione Zeffirelli ha compiuto importanti passi per gestire e conservare questo immenso archivio. L’idea di rendere disponibili al pubblico le opere, una volta custodite nella residenza romana del regista, è stata tenuta viva dal desiderio di divulgare la passione per la cultura e per l’arte di Zeffirelli stesso, per regalare un’esperienza coinvolgente a studenti, studiosi e appassionati.
Tuttavia, nonostante alcuni materiali significativi siano già esposti nel Museo Zeffirelli, molte opere rimangono inaccessibili a causa di esigenze di conservazione e sicurezza. L’iniziativa di digitalizzazione mira a superare queste limitazioni, permettendo a tutti di esplorare il mondo creativo di Zeffirelli, dalle scenografie ai costumi, dai testi teatrali alle lettere.
Digitalizzazione e accessibilità : il processo in corso
Da alcuni anni la Fondazione ha intrapreso un percorso di schedatura e digitalizzazione, avvalendosi del supporto della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana. Questo lavoro ha portato ad una prima importante fase di catalogazione, prevedendo l’uso di un software specifico creato dalla Scuola Normale Superiore di Pisa. I materiali riguardanti il “Teatro di prosa”, in particolare quelli delle 35 commedie messi in scena da Zeffirelli, sono già consultabili online, rappresentando una risorsa per chiunque desideri approfondire le opere del regista.
Pippo Zeffirelli ha enfatizzato come la finalità inizialmente conservativa del progetto si sia ampliata, mirando a garantire una fruizione più vasta. La sinergia tra tecnologia e archivistica ha permesso di fornire un’opportunità unica per studiosi e appassionati di scoprire in modo diretto l’eredità teatrale di Zeffirelli.
Il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura di questa iniziativa ha visto l’assegnazione di finanziamenti, sottolineando l’importanza della preservazione del patrimonio culturale in un’epoca in cui tecnologia e cultura si intrecciano sempre di più.
Nuove esperienze multimediali al Museo Zeffirelli
Per coinvolgere un pubblico più ampio, la Fondazione ha arricchito l’esperienza degli utenti con interventi multimediali innovativi. Due sale immersive sono state realizzate per presentare in modo dinamico alcuni dei momenti salienti della carriera di Zeffirelli, come la rievocazione di allestimenti dedicati alla celebre soprano Maria Callas e altre opere di grande prestigio.
Inoltre, il museo ha messo a disposizione dieci esperienze in Realtà Aumentata, disponibili tramite un’applicazione gratuita. Questo offre ai visitatori l’opportunità di esplorare materiali non esposti, come bozzetti e fotografie, semplicemente inquadrando appositi segni all’interno del percorso museale. La realizzazione di queste esperienze è potuta avvenire grazie al sostegno dell’Unione Europea – Next Generation Eu.
Il progetto si propone di non solo preservare il patrimonio artistico, ma anche di costruire una nuova dimensione di accessibilità e interazione, permettendo un incontro diretto tra la storia artistica di Zeffirelli e il pubblico contemporaneo. Questa evoluzione non solo arricchisce il museo, ma stimola la curiosità di nuove generazioni di spettatori verso la bellezza della lirica e del teatro.
Collaborazioni al servizio della cultura
La Fondazione Zeffirelli sta anche lavorando per espandere le sue risorse, stipulando un accordo con la Direzione Teche della Rai. Questo accordo prevede la creazione di un nuovo punto di accesso alla Biblioteca delle Arti e dello Spettacolo, permettendo al pubblico di consultare il catalogo multimediale Rai, un valore aggiunto per gli appassionati di arte e spettacolo. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la creazione di un polo culturale a Firenze, facilmente accessibile e incentrato sulla valorizzazione delle produzioni artistiche, della musica e del teatro.
Il nuovo punto di accesso al catalogo non solo amplifica l’interesse per l’arte visiva e sonora, ma supporta anche l’importanza di archiviare e condividere il contesto culturale italiano. In questo modo, la Fondazione Zeffirelli non solo celebra un grande maestro, ma contribuisce a rendere la cultura un patrimonio condiviso e vivibile per tutti.