Negli ultimi anni, l’onere degli affitti sul reddito da lavoro dipendente è aumentato in modo significativo. Dati recenti mostrano come il canone medio abbia raggiunto livelli preoccupanti, superando il 40% in alcune città italiane. Questa tendenza mette in luce le difficoltà economiche che affrontano inquilini e imprese, spingendo anche figure di spicco come il presidente di Confindustria a chiedere interventi a sostegno dell’accesso a abitazioni a prezzi accessibili.
Impatto dell’inflazione e della cedolare secca sugli affitti
L’analisi incrociata tra i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare e le statistiche fiscali ha evidenziato un aumento costante della pressione degli affitti sulle paghe dei lavoratori. In particolare, sono emerse disparità significative tra diverse città, con incrementi fino all’8,5% in alcune realtà come Vicenza. La cedolare secca si conferma come una scelta vantaggiosa per gli inquilini, offrendo una sorta di protezione contro gli aumenti legati all’inflazione e garantendo maggiore stabilità economica.