È un momento significativo per la tradizione artigianale napoletana, con l’esposizione del presepe dei fratelli Sinno alla cattedrale di Notre-Dame di Parigi. Questa iniziativa segna un importante passo nella valorizzazione dell’arte presepiale, che è un patrimonio culturale di Napoli, contribuendo a rafforzare l’immagine della città nel panorama internazionale.
Un pezzo di Napoli a Notre-Dame
La cattedrale di Notre-Dame, recentemente riaperta al pubblico dopo il devastante incendio del 2019, ospita una delle creazioni più iconiche dell’artigianato partenopeo: il presepe napoletano dei fratelli Sinno. La cerimonia di inaugurazione, prevista per il 7 dicembre, promette di attrarre l’attenzione di visitatori e appassionati d’arte. Questa esposizione non solo celebra la maestria degli artigiani napoletani, ma rappresenta anche un’occasione per riflettere sulla resilienza e sulla rinascita della cultura dopo le calamità.
L’opera si compone di ottanta statuine artigianali, ognuna realizzata con una cura maniacale per i dettagli. Questi protagonisti hanno il compito di rappresentare la vita quotidiana, arricchendo la scena con una varietà di elementi che evocano il calore e la tradizione napoletana. La scelta di esporre il presepe in un contesto così prestigioso come Notre-Dame sottolinea l’importanza e il valore di questa forma d’arte, che per secoli ha trovato posto nelle case e nei cuori del popolo partenopeo.
La tradizione dell’arte presepiale
Il presepe dei Sinno non è solo un’opera d’arte, ma un autentico simbolo della tradizione culturale di Napoli. Caratterizzato dalla sua ambientazione che mescola elementi della natività con riferimenti storici, il presepe riflette una cultura in cui la spiritualità si fonde con la storia. La scenografia ricrea un paesaggio in cui il divino incontra il profano. In questa reinterpretazione, Cristo emerge vittorioso tra i resti di idolatrie antiche, proponendo una narrazione che invita alla riflessione sui valori centrali del cristianesimo.
Il business del presepe napoletano ha già trovato spazio in vari contesti internazionali, dalle esposizioni al Parlamento europeo di Strasburgo a New York e Augsburg. Tuttavia, l’esposizione a Notre-Dame rappresenta un traguardo senza precedenti per i fratelli Sinno, i quali continuano a portare avanti la loro tradizione artigianale arricchendosi di nuove influenze e approcci creativi.
In questo contesto, Biagio Roscigno, un altro rappresentante della vivace scena artistica napoletana, collabora con i Sinno. Roscigno, che gestisce un laboratorio nel cuore del rione Sanità, è un giovane artista che porta avanti l’eredità della tradizione presepiale.
L’arte sacra e il rispetto della tradizione
Biagio Roscigno, con passione, afferma che l’arte del presepe va ben oltre un semplice hobby natalizio, presentandosi come una professione rispettata e riconosciuta anche a livello internazionale. Questo messaggio è fondamentale poiché sottolinea il valore culturale e storico che l’arte presepiale detiene.
Una caratteristica distintiva del presepe napoletano è la rigorosa adesione alla tradizione. Significativi personaggi della vita pubblica, come politici e celebrità, vengono accuratamente esclusi dalla rappresentazione per mantenere pura la sacralità dell’opera. I fratelli Sinno pongono grande enfasi su questo aspetto, ribadendo con fermezza che il presepe è prima di tutto un’opera sacra, trasmettendo una tradizione che viene da lontano e che richiama gli insegnamenti degli antichi maestri.
Con l’esposizione a Notre-Dame, non solo si celebra un’arte nobile, ma si pone un fondamento per una futura generazione di artigiani, affinché continuino a custodire e a valorizzare un patrimonio che rappresenta l’essenza stessa di Napoli e della sua cultura.