Il 28 settembre segna una data storica per Torre del Greco: il primo Pride cittadino, un evento che assume un significato profondo alla luce della recente tragedia che ha visto la morte di Ciro, studente di soli 16 anni. La manifestazione si propone non solo come una celebrazione della diversità, ma anche come un forte richiamo alla riflessione su temi attuali, quali la lotta contro il bullismo e l’omofobia.
Gli organizzatori del Vesuvio Pride hanno chiarito che l’evento non sarà caratterizzato da festeggiamenti sconsiderati, ma piuttosto da un momento di intensa riflessione. “Meno festa e più riflessione” è il mantra che guida questa manifestazione, che si svolgerà nel contesto doloroso della recente perdita di Ciro. Questa scelta risponde a un forte desiderio di rendere onore alla memoria del giovane, portando alla luce questioni urgenti che affliggono la nostra società.
Il percorso verso il Pride è iniziato il 27 settembre con un incontro speciale tra studenti dei vari istituti scolastici. Una partecipazione di circa 500 giovani ha assistito alla proiezione del film “Un bacio” di Ivan Cotroneo, il cui tema principale tocca questioni di bullismo e omofobia. Questo incontro ha rappresentato un’occasione per sensibilizzare i ragazzi sui gravi problemi sociali che colpiscono la loro generazione. L’incontro è stato segnato da un minuto di silenzio in memoria di Ciro, un gesto che ha alimentato il senso di comunità e solidarietà tra i partecipanti.
Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli e uno dei promotori del Pride, ha messo in evidenza l’importanza della scuola come tema centrale di quest’edizione. La manifestazione si propone di essere una piattaforma per affrontare le ingiustizie e i pregiudizi che i giovani devono affrontare ogni giorno. Sannino ha sottolineato come la magistratura avrà il compito di chiarire le circostanze della morte di Ciro, ma il Pride rappresenta principalmente un atto di protesta contro ogni forma di bullismo e violenza.
Le parole dei coetanei di Ciro hanno evidenziato un crescente disagio tra le nuove generazioni. All’interno del Pantaleo, i racconti di episodi di bullismo e atteggiamenti intolleranti sono emersi con urgenza. Gli stessi ragazzi hanno espresso la necessità di un dialogo aperto su queste problematiche, sottolineando una carenza comunicativa che porta a isolamenti e incomprensioni. La voce dei giovani è fondamentale e, in questo contesto, il Pride assume una valenza ancor più significativa, valorizzando la necessità di affrontare, in modo collettivo, le strade del cambiamento.
L’evento del 28 settembre non passerà inosservato: Vesuviolive.it, in qualità di Media Partner dell’iniziativa, trasmetterà il corteo in diretta, garantendo che le voci dei partecipanti vengano ascoltate. Questa scelta riflette un impegno editoriale orientato a promuovere la responsabilità sociale e a far emergency focalizzare l’attenzione su tematiche di fondamentale importanza come l’uguaglianza di diritti e la lotta contro i pregiudizi.
Con la diretta, si intende mantenere accesi i riflettori sulla questione, contribuendo alla ricerca della verità e sulla necessità di un cambiamento culturale. La manifestazione del Pride si configura, quindi, come un’opportunità di crescita e dialogo, un’invocazione all’apertura mentale e all’accettazione che dovrebbe caratterizzare la nostra comunità, a partire proprio dai luoghi educativi. La scuola, come istituzione cardine, ha il potere di plasmare una generazione più consapevole e rispettosa delle diversità.