La versione degli avvocati
Gli avvocati di Camila Giorgi chiariscono il mistero attorno al suo repentino ritiro dal tennis professionistico. Federico Marini e Cristian Carmelo Nicotra sottolineano che questa decisione non ha nulla a che fare con le recenti vicende legali legate alla GdF. Camila, assicurano, tornerà presto in Italia, dopo un temporaneo allontanamento dalla sua residenza dovuto a divergenze familiari e al bisogno di prendersi una pausa di riflessione.
La decisione meditata
Secondo i legali, il ritiro di Camila era una decisione che si stava maturando da mesi, soprattutto a seguito delle difficoltà emotive e fisiche che ha riscontrato dopo il periodo di Covid-19. Si sottolinea che non c’è nessuna intenzione da parte sua di eludere responsabilità o controlli, essendoci sempre dimostrata trasparente e collaborativa. La pressione dell’attività agonistica, unita a fattori personali, ha portato la tennista a optare per un cambio di vita.
Le critiche e le potenzialità
Dichiarazioni amare giungono da Angelo Binaghi, presidente della Fitp, riguardo al talento sprecato di Camila Giorgi nel mondo del tennis. Binaghi esprime il rammarico per non aver potuto supportare la tennista nel modo migliore possibile, riconoscendole un talento enorme che avrebbe potuto portarla ai vertici della classifica mondiale. Le critiche si concentrano sulla mancanza di una squadra di supporto adeguata, paragonando la situazione alla gestione professionale di un campione come Jannik Sinner. Binaghi lascia intendere che, nonostante l’impegno profuso, la Giorgi non è riuscita a raggiungere il suo massimo potenziale a causa di scelte sbagliate nell’organizzazione del suo team.