Il ruolo del Sud Italia al centro delle politiche di sviluppo marittimo: intervista a Nello Musumeci

Nell’ottica di un rilancio economico del Mezzogiorno, il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, sottolinea l’importanza strategica del Sud Italia come hub centrale nel Mediterraneo. Si parla di investimenti, innovazione e misure necessarie per affrontare le problematiche ricorrenti come la siccità e la sismicità. Attraverso questa intervista, emerge un quadro articolato delle sfide e delle opportunità che attendono il governo e le istituzioni locali.

Il sud come hub centrale del Mediterraneo

Nello Musumeci evidenzia la necessità di un Sud Italia attivo e centrale nelle politiche marittime del governo Meloni, affermando che il mare rappresenta una risorsa fondamentale per il Mezzogiorno. Secondo il ministro, le politiche del mare dovrebbero ricevere un’attenzione particolare, molto più di quanto sia avvenuto in passato. Per raggiungere questo obiettivo, è cruciale una sinergia tra governo nazionale, autorità locali e imprenditori, affinché si possa realizzare un piano strategico di ammodernamento delle infrastrutture portuali, attrarre investimenti privati e snellire le procedure burocratiche.

Musumeci sottolinea quanto sia necessario promuovere le Autostrade del Mare come alternativa sostenibile al trasporto su strada, puntando sul fatto che questa modalità può ridurre sensibilmente le emissioni di CO2. Tuttavia, il ministro riconosce anche le difficoltà nel far comprendere i benefici economici e ambientali di questo approccio. Per potenziare il progetto, è indispensabile incentivare gli operatori e migliorare l’integrazione tra i vari settori dei trasporti, una sfida che richiede tempo e una programmazione accurata.

Gestione delle emergenze sismiche nel territorio dei Campi Flegrei

Un altro tema centrale affrontato è la sismicità dell’area flegrea, dove il rischio sismico è costantemente monitorato. Musumeci spiega che la previsione dei terremoti è impossibile: è essenziale concentrarsi sulla prevenzione e sulla preparazione delle comunità a possibili emergenze. Recentemente sono state eseguite esercitazioni di evacuazione in linea con i Piani di emergenza, ed è stato stanziato un ingente budget per la messa in sicurezza degli edifici strategici.

Il governo ha nominato un commissario per coordinare le iniziative di sicurezza e garantire che le risorse destinate a questo scopo siano ben gestite. Musumeci ha evidenziato l’impegno del governo nel garantire un rientro rapido per le persone costrette a lasciare le proprie abitazioni a causa di danni strutturali, confermando l’attenzione massima riservata a questa delicata questione.

Affrontare la crisi idrica nel Mezzogiorno

La carenza idrica, con un focus particolare sulla Sicilia, è emersa come un problema grave e ricorrente. Musumeci sottolinea che la scarsità d’acqua non è un problema esclusivo del Sud, ma che negli anni è diventata una questione di rilevanza nazionale. La soluzione richiede una pianificazione accorta, investimenti e un cambiamento nella mentalità collettiva riguardo alla gestione delle risorse idriche.

È stata istituita un’Autorità di bacino, un organismo fondamentale per la gestione dell’acqua, che era in attesa da decenni. Il governo ha anche avviato un piano di interventi infrastrutturali per affrontare la crisi, consapevole che la lotta alla siccità deve iniziare prima della sua insorgenza. Musumeci mette in evidenza come le pratiche inefficaci di accumulo delle acque piovane abbiano contribuito alla crisi attuale, esortando a un approccio più razionale e proattivo.

Prevenzione dei dissesti idrogeologici e gestione dei fondi

Nel Sud Italia, il rischio di dissesti idrogeologici è una delle principali preoccupazioni per le istituzioni. Musumeci evidenzia come oltre il 94% del territorio nazionale sia soggetto a frane e alluvioni. Per affrontare il problema, la priorità è di attuare misure di pianificazione e prevenzione anziché limitarsi a interventi di ricostruzione post-evento.

Negli ultimi anni, il governo ha lavorato per semplificare il quadro normativo riguardo alla gestione dei fondi disponibili, concentrandosi sulla capacità di tradurre gli obiettivi in progetti concreti. Recenti decreti legge hanno previsto una programmazione chiara e omogenea, con regole per il monitoraggio e la revoca delle risorse non utilizzate. La sfida è quella di garantire che i fondi, compresi quelli del PNRR, vengano spesi in modo efficace e tempestivo.

Creazione dell’Agenzia per la subacquea

Un altro importante sviluppo discusso è l’istituzione di un’Agenzia per la subacquea, che rappresenta un passo avanti significativo per la regolamentazione delle attività marittime e subacquee in Italia. Musumeci ha fortemente sostenuto questa iniziativa, riconoscendo la crescente importanza della dimensione subacquea in vari settori, dall’economia alla scienza, fino alla difesa.

Il disegno di legge approvato intende garantire che le operazioni pubbliche e private che si svolgono sotto la superficie del mare siano ben governate, rispondendo a esigenze sia economiche che ambientali con una visione sostenibile e innovativa. Questo nuovo ente rappresenta una risposta alle crescenti pressioni dovute all’antropizzazione e alle sfide globali legate alla salvaguardia dell’ambiente marino.

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