Nell’anno inquieto del lockdown, nasce un’opera che invita alla riflessione e alla contemplazione di Napoli, una città densa di storia e contraddizioni. “Silenzio Napoletano” di Sergio Siano, pubblicato dalle Edizioni Intra Moenia nel 2024, è un viaggio visivo che esplora i silenzi nascosti tra le strade e i monumenti di Partenope. Attraverso 86 fotografie a colori, l’autore invita il lettore a rallentare, a osservare e a percepire la bellezza silenziosa di una città che, di norma, è conosciuta per la sua vivacità e il suo caos.
Napoli nei silenzi: un viaggio attraverso il libro
“Silenzio Napoletano” rappresenta un’inversione rispetto ai precedenti lavori di Sergio Siano, che aveva già raccontato Napoli da molteplici angolazioni. In questo libro, il fotografo si concentra su un aspetto meno evidente della città: il silenzio. Le immagini raccolte da Siano mostrano che Napoli non è solo una melodia di voci e suoni, ma anche un luogo in cui il silenzio può parlare. Dalla cima delle colline ai vicoli del centro storico, ogni scatto invita a una riflessione profonda. Siano esplora diverse aree della città, da Coroglio allo Scudillo, dai Camaldoli al Moiariello, evidenziando come in ogni angolo ci siano storie da raccontare, anche in assenza di rumori.
Questo silenzio di Napoli è descritto con una poesia che trasmette emozioni. Siano sottolinea che “ci sono silenzi colorati” da scoprire, per esempio nei giochi di luce tra mare e cielo. I chiostri e le chiese distrattamente silenziose si rivelano spazi dove l’eco della storia e della spiritualità diventa palpabile. Attraverso le sue fotografie, Siano riesce a riprodurre l’atmosfera intima di Napoli, rendendola tangibile per chi osserva. Invita il pubblico a perdere se stesso nei labirinti di tufo, per poi riscoprire il silenzio denso di significato di un vicolo.
L’importanza della memoria e del silenzio
La narrazione visiva di Siano va oltre il semplice racconto; essa riporta a galla la memoria storica di Napoli. Nelle pagine del libro emerge un’altra dimensione della città, fatta di luoghi abbandonati e cisterne antiche che raccontano storie di speranza e di dolore. Molte di queste aree, trasformate in rifugi antiaerei durante la Seconda guerra mondiale, sono testimoni di un passato che pesa sul presente. La ricerca del silenzio diventa quindi una ricerca di verità, di connessione con una città che ha vissuto tra alti e bassi.
Pietro Treccagnoli, nell’introduzione del libro, evidenzia come il silenzio di Napoli non sia un’assenza, ma una presenza forte e significativa. Le “pietre e i santi”, dice Treccagnoli, “parlano con la loro voce” e le loro storie sono accessibili solo a coloro che si prendono il tempo di ascoltare. Attraverso queste immagini, il lettore è guidato in un viaggio che esplora le molteplici sfaccettature di Napoli, dalle sue opulente bellezze architettoniche ai suoi angoli dimenticati. Si celebra una storia che è tanto collettiva quanto individuale, poiché ognuno può rintracciare un pezzo della propria vita nella storia della città.
Dettagli della presentazione e delle collaborazioni
Il voluminoso lavoro di Siano è completato da testi di autori come Pamela Palomba, Carlo Leggieri e Francesca Siano, che arricchiscono il racconto visivo con riflessioni e considerazioni poetiche. Il libro sarà presentato ufficialmente il 15 dicembre 2024 alle 10.30 presso la Sala Catasti dell’Archivio di Stato di Napoli, un ambiente che si preannuncia perfetto per un’opera che si concentra sul silenzio e sulla memoria. Durante la presentazione, Siano sarà affiancato dai giornalisti Pietro Treccagnoli e Vittorio del Tufo, offrendo ulteriori spunti di riflessione sulle emozioni evocate dalle sue immagini.
“Silenzio Napoletano” non è solo un libro, ma un invito a fermarsi, a guardare profondamente e a sentire il battito di Napoli attraverso il suo silenzio, riuscendo così a cogliere l’intensità di una cultura che ha molto da raccontare.