Un recente convegno a Capri ha visto protagonista il Sindaco di Amalfi, Daniele Milano, che ha presentato idee e proposte mirate a disciplinare l’afflusso di turisti e le locazioni brevi. Il sindaco ha evidenziato la necessità di conferire maggiori poteri ai sindaci per gestire in modo efficace l’equilibrio tra residenza e turismo, una questione diventata cruciale per molti comuni costieri.
Durante il convegno, Milano ha sottolineato il crescente fenomeno del sovraffollamento che colpisce diverse destinazioni turistiche. Ha spiegato come i comuni, specialmente quelli costieri, subiscano un incredibile aumento della popolazione durante i mesi estivi, superando di gran lunga i numeri dei residenti. Già nel 2001, Amalfi aveva una popolazione di 5.500 abitanti, mentre nel 2024 il numero è sceso a 4.600, mentre i posti letto, tra strutture alberghiere ed extra alberghiere, sono aumentati da 2.500 a 4.500. Questo squilibrio ha portato Milano a proporre misure concrete per affrontare l’eccedenza di turisti, suggerendo maggiore flessibilità ai sindaci per il governo del territorio.
A suo avviso, la questione non riguarda tanto un divieto ai turisti, bensì una corretta organizzazione dei flussi. Per affrontare i picchi di afflusso, Amalfi ha già messo in atto iniziative come il sistema Info Parking Amalfi, che consente di monitorare i posti auto disponibili, migliorando la distribuzione dei visitatori e alleviando la pressione in alcune aree.
Un altro argomento cruciale sollevato dal Sindaco è stato quello riguardante le locazioni brevi e il settore dell’extra alberghiero. Milano ha chiesto di autorizzare i sindaci a regolamentare queste attività per garantire un equilibrio sostenibile tra le esigenze dei residenti e quelle dei turisti. Attualmente, le normative esistenti non consentono di esercitare un controllo efficace su questi flussi, contribuendo alla saturazione di alcune località.
Il sindaco ha appunto accennato alla difficoltà di attrarre lavoratori residenti nelle comunità turistiche, a causa dell’innalzamento dei prezzi degli affitti, spingendo le aziende a cercare manodopera al di fuori della provincia. Questo non solo incide sull’economia locale, ma crea anche un problema di autentica coesione sociale, minandone la stabilità e ponendo a rischio il tessuto sociale.
Al convegno, Milano ha ribadito l’importanza che i sindaci abbiano più poteri decisionali. Questo include non solo la gestione dei flussi turistici, ma anche la regolamentazione del mercato degli affitti brevi che, se non controllato, può avere un impatto devastante sul costruito urbano e sulla vivibilità. Ha proposto quindi di conferire ai sindaci della Campania la facoltà di limitare il numero di posti letto disponibili in base alla popolazione residente.
Il sindaco di Amalfi ha messo in evidenza come attualmente le normative urbanistiche impediscano di trasformare edifici in hotel, mentre permettono l’apertura di molte locazioni brevi, causando una vera e propria saturazione del mercato. Questa proposta, sebbene suscettibile di discussione, mira a proteggere non solo i residenti, ma anche l’integrità culturale delle comunità.
Milano ha inoltre parlato della necessità di implementare misure ambientali e di mobilità turistica sostenibile. Sottolineando le scelte impopolari che ha dovuto intraprendere, quali l’eliminazione del parcheggio dei bus turistici dal lungomare di Amalfi, il sindaco ha esemplificato l’importanza di riorganizzare le modalità di accesso alla città.
A partire dall’anno prossimo, il comune prevede di contingentare l’arrivo di autobus e veicoli a noleggio durante gli orari di maggiore affollamento. Sarà anche istituita un’area di sosta per i charter marittimi, rendendo ilporto di Amalfi un vero e proprio scalo marittimo per gestire al meglio il flusso dei visitatori e le dinamiche di trasporto pubblico.
Il discorso di Milano non si è limitato a evidenziare solo le difficoltà, ma ha anche illustrato le misure già attuate per migliorare la situazione. Il Comune di Amalfi ha già da tempo adottato un piano di aperture a turno per bar e ristoranti, garantendo apertura anche durante i mesi invernali, un’azione che ha contribuito a sostenere non solo l’economia ma anche il senso di comunità durante tutto l’anno.
Infine, ha ritenuto che le località turistiche non possano ridursi a parchi tematici privi di identità, ma devono preservare la loro autenticità e vitalità per attrarre visitatori interessati a un’esperienza più genuina. Attraverso un approccio proattivo e ben organizzato, i comuni turistici possono continuare a prosperare senza compromettere la qualità della vita dei residenti e l’integrità delle loro tradizioni.