Il tennis italiano si sta imponendo con forza sulla scena internazionale, guadagnandosi l’ammirazione e l’attenzione delle più importanti federazioni mondiali. Recentemente, questo trend si è rafforzato in occasione della Saudi Tennis Federation Coaches Conference, un’importante competizione tenutasi a Jeddah, in Arabia Saudita, durante le Next Gen ATP Finals. Questo evento ha visto una nutrita delegazione della formazione italiana, rappresentata dall’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”, che ha condiviso le proprie expertise nel coaching, è un chiaro segnale dell’attenzione globale verso il modello di formazione italiano nel tennis.
La Saudi Tennis Federation Coaches Conference ha rappresentato un punto di riferimento nello sviluppo di competenze nel settore del tennis, non solo in Arabia Saudita, ma nell’intera regione araba. Questa conferenza ha riunito esperti, allenatori e appassionati dello sport da vari paesi, creando un’atmosfera di condivisione e crescita professionale. L’evento ha dato voce a esperti del settore, con lo scopo di migliorare le conoscenze tecniche e didattiche nel tennis. L’italiana delegazione, guidata dal direttore Michelangelo Dell’Edera, ha portato con sé un bagaglio di esperienze uniche, frutto di anni di successi e innovazioni nel campo della formazione tennistica.
Durante i due giorni di eventi, l’istruzione italiana ha brillato attraverso quattro specifici interventi. Ogni sessione ha trattato un tema cruciale per lo sviluppo del tennis, in particolare: l’organizzazione del Sistema Italia e il rinnovamento metodologico nell’insegnamento del tennis, la correlazione tra principi didattici e abilità motorie specifiche, il giusto approccio tattico dal minitennis fino ai ranghi superiori e, infine, l’importanza della tecnica negli spostamenti all’interno del percorso formativo.
Questi argomenti, trattati con chiarezza e passione, hanno catturato l’interesse dei partecipanti, che hanno mostrato un vivo interesse per le pratiche suggerite dai relatori, come Rocco Marinuzzi, Simone Bertino, Aldo Russo e Donato Campagnoli. Il loro approccio pratico e facilmente applicabile ha reso le masterclass un momento di grande coinvolgimento e interazione. La ricezione positiva da parte del pubblico è stata evidente e ha dimostrato quanto il modello educativo italiano rappresenti un esempio da seguire.
Tra i presenti, Arij Mutabagani, presidente della Saudi Tennis Federation, ha espresso la propria ammirazione per le presentazioni effettuate dai relatori italiani. La sua reazione non è stata solo di semplice apprezzamento, ma ha anticipato l’intenzione di avviare una partnership formativa con la Federazione Italiana Tennis e Padel . Questo segna un passo decisivo per il movimento tennistico nazionale saudita, il quale mostra segni di crescita e desiderio di apprendere dalle metodologie vincenti altrettanto applicate in Italia.
Questa volontà di collaborazione evidenzia la reputazione che il sistema di formazione italiano ha acquisito a livello globale. Il tennis italiano sta non solo prosperando, ma sta anche fungendo da faro di innovazione e creatività per altri paesi, dimostrando l’efficacia dei suoi metodi di insegnamento. La conferenza di Jeddah ha pertanto rappresentato un’opportunità preziosa non solo per diffondere il sapere, ma anche per creare collegamenti significativi tra culture e pratiche sportive diverse.
Gran parte dell’attenzione rivolta a questo evento sottolinea ulteriormente l’importanza della cooperazione internazionale nel mondo dello sport, un fattore chiave per la crescita e lo sviluppo continuo del tennis a livello mondiale.