Nella serata di ieri, Reggio Emilia ha vissuto un’autentica rimonta facendo tremare gli avversari di Bonn. La partita si è animata fino agli ultimi minuti, quando i ragazzi di coach Vitali hanno dimostrato grande carattere e capacità di aggressione. Iniziando il quarto finale con un gap da ridurre, Reggio Emilia ha saputo colpire con precisione, mettendo in campo tutte le forze disponibili.
Un avvio imprevedibile e la reazione immediata
Il primo impatto del match ha visto i floater e la tripla del capitano Vitali, unici canestri iniziali della serata, che hanno portato la squadra a rimanere a galla contro un Bonn abile nel controllare il ritmo della partita. I liberi di Uglietti, due su due, hanno contribuito a fare il gap, mentre l’efficacia offensiva è stata esaltata dalle giocate incisive anche di Faried. L’ala forte, costretta a un lavoro extra per l’assenza di Momo Faye, ha realizzato un canestro in avvicinamento che ha prodotto un’energia nuova per i reggiani.
Grazie a queste azioni, la situazione di svantaggio è passata da una pesante distanza a sole due cifre. La rubata di Barford, seguita dalla sua tripla, ha ulteriormente energizzato il gruppo, riducendo il divario a un passivo accettabile. Questo momento di grande tensione è culminato con l’espulsione di coach Priftis, che ha infuso nuova linfa nei giocatori di Reggio Emilia. Con uno spirito rinvigorito, Barford ha segnato ulteriori punti, rendendosi protagonista in un momento cruciale della sfida.
La fase finale: Barford e Winston in evidenza
Con l’andamento del match che sembrava ormai a favore di Bonn, Reggio Emilia ha saputo sfruttare l’inerzia favorevole. L’ex giocatore di Roma e Pesaro, Barford, ha realizzato due triple consecutive, stabilendo un record personale: con sette canestri dall’arco senza errori, ha eguagliato il primato di Sek Henry nel torneo. Questo exploit non solo ha riportato in parità il punteggio, ma ha anche trasformato la pressione psicologica sulla squadra avversaria.
Grazie al nuovo slancio, i reggiani hanno finalmente preso il comando con un punteggio di 87-89, grazie alle penetrazioni decisive di Cassius Winston. In questo incontro, Winston ha adottato un ruolo meno centrale rispetto al suo solito, dimostrando la sua versatilità di giocatore. L’assistant coach Fucà , utilizzando le sue competenze, ha tracciato un piano efficace, regalando sicurezza alla squadra.
La vittoria come simbolo di resilience
La partita si è conclusa con la straordinaria prestazione di Reggio Emilia, che ha dimostrato non solo abilità tecniche, ma anche un forte spirito di squadra. Alla fine, un risultato prezioso non solo per il morale, ma anche per la classifica nel contesto europeo della Basketball Champions League. La sagacia di coach Vitali è stata evidente nel far ritrovare la giusta aggressività e determinazione nei momenti cruciali, lasciando un’impronta reale su ogni giocatore coinvolto.
Reggio Emilia ha saputo affrontare ogni ostacolo e, con una strategia collaudata e esecuzioni precise, ha capovolto le aspettative. Questa vittoria rappresenta un segnale forte, una testimonianza della forza della squadra e del lavoro svolto durante la stagione, offrendo ai tifosi momenti di autentico entusiasmo e speranza per le prossime sfide.