Il turismo mondiale è tornato ai livelli pre-Covid, portando con sé le criticità dell’epoca pre-pandemica. Una delle principali problematiche è rappresentata dall’ormai diffuso fenomeno dell’“overtourism”, con l’80% dei viaggiatori concentrati solo sul 10% delle destinazioni turistiche globali. Questo ha portato ad una serie di sfide che devono essere affrontate per garantire uno sviluppo sostenibile del settore.
Il rapporto annuale McKinsey & Company, intitolato “The State of Tourism and Hospitality 2024”, analizza le destinazioni turistiche più affollate in base al numero di pernottamenti registrati nel 2023 da viaggiatori nazionali e internazionali per chilometro quadrato. Dubrovnik si posiziona al primo posto, seguita da Venezia e Macao . Roma si piazza al 13° posto in questa classifica, confermando la sua attrattiva turistica a livello globale.
Secondo le previsioni del rapporto, il numero di viaggiatori e la frequenza dei loro spostamenti continueranno a crescere, con Venezia che si prepara ad affrontare un aumento del 26% dell’afflusso turistico entro il 2030. Altri luoghi come Marrakech, Amsterdam e Dubrovnik si aspettano aumenti ancora più significativi. Questo scenario pone sotto i riflettori la necessità di gestire in modo sostenibile il turismo di massa e di preservare le identità culturali delle destinazioni più gettonate.
Dubrovnik rappresenta un caso emblematico di “destinazione fortemente stagionale”, con un’enorme disparità tra i voli disponibili durante l’alta stagione e quelli offerti nei mesi più tranquilli dell’anno. La città registra una densità di annunci per affitti turistici che può arrivare fino a 90 per chilometro quadrato in estate, oltre ad essere una meta ambita per le crociere nel Mediterraneo. Questo porta a questioni legate alla sostenibilità ambientale e sociale della destinazione.
Il rapporto mette in luce diverse categorie di rischio che le città “sotto attacco turistico” devono affrontare, tra cui la dipendenza economica e le minacce alla cultura e al patrimonio locale. Venezia e Roma, due delle mete italiane monitorate, si collocano nel quintile più alto per densità di viaggiatori e impatto sulla vita dei residenti. Questo evidenzia la necessità di adottare strategie mirate per gestire l’impatto del turismo di massa e preservare l’identità di queste città storiche.