Fino al 6 gennaio, Napoli diventa teatro di un’esperienza sensoriale unica, dove tradizione e innovazione tecnologica si fondono in un viaggio attraverso l’affascinante mondo del presepe napoletano. Grazie a tecnologie all’avanguardia come l’holobox, i visitatori hanno l’opportunità di interagire con personaggi storici, come Carlo di Borbone, immergendosi nella magia della cultura partenopea.
Una collaborazione per la cultura
Il progetto che ha reso possibile questa originale mostra è frutto della sinergia tra la Direzione regionale Musei nazionali Campania, il Centro di Competenza Meditech e la Casa delle Tecnologie Emergenti Infiniti Mondi del Comune di Napoli. Angelo Giuliana, direttore generale del Centro di Competenza Meditech, spiega come questo incontro tra cultura e tecnologia nasca dalla volontà di mettere in luce il patrimonio artistico napoletano in modo innovativo e coinvolgente. Le imprese locali, pronte a sperimentare nuove modalità di fruizione, hanno trovato nel presepe settecentesco un palcoscenico perfetto. La Certosa e il Museo di San Martino sono stati i protagonisti principali, offrendo ai visitatori una mostra che supera le aspettative, unendo tradizione e avanzamento tecnologico. Progetti ambiziosi, come la Casa delle Tecnologie Emergenti di Napoli Infiniti Mondi e l’EDIH Heritage Smart Lab, si affiancano a questa iniziativa per guidare la città verso una nuova era culturale.
Un percorso immersivo tra tradizione e futuro
L’itinerario espositivo è stato progettato per coinvolgere i visitatori in un incredibile viaggio nella notte di Natale, richiamando alla mente l’immaginaria scena pensata dal pastore Benino. Nel cuore della mostra, le scenografie realizzate dai maestri artigiani di San Gregorio Armeno si alternano a innovazioni digitali, creando un’atmosfera magica dove le figure storiche riprodotte virtualmente prendono vita. Con l’ausilio di strumenti come l’holobox, il pubblico può interagire attivamente con personalità storiche, come Carlo di Borbone, mentre la realtà virtuale offre una passeggiata tra villaggi e paesaggi presepiali ricostruiti con minuzia.
L’esperienza di visita arricchita da luminosi colori e dettagli accurati permette di riscoprire il valore del presepe, un simbolo di identità e tradizione per Napoli, reinterpretato attraverso l’uso di tecnologie moderne. La possibilità di dialogare con personaggi storici e di scoprire le straordinarie opere d’arte in modo interattivo rende questo evento unico nel suo genere, ripristinando il significato profondo della tradizione, mentre si proietta verso il futuro.
L’essenza del dialogo tra passato e futuro
Il cuore pulsante della mostra non è solo un tributo alla tradizione artigiana, ma rappresenta anche un’opportunità di dialogo tra passato e presente. L’iconico Presepe Cuciniello, una delle opere più significative della collezione del Museo di San Martino, si distingue in una versione digitale che invita i visitatori a esplorarne ogni dettaglio in modo nuovo e interattivo. Questo connubio tra artigianato e tecnologia avanzata non solo racconta una storia millenaria, ma la racconta con una sensibilità contemporanea che conquista il pubblico.
Il progetto fa leva sull’importanza delle imprese creative e culturali come patrimonio fondamentale del territorio. Secondo Giuliana, è cruciale per le istituzioni e i cittadini abbracciare questi nuovi modelli di offerta e fruizione dell’arte. L’evento sottolinea il ruolo del Centro di Competenza Meditech nel promuovere l’adozione di tecnologie emergenti, così da accompagnare aziende e pubbliche amministrazioni in un percorso di evoluzione e trasformazione, rendendo l’arte accessibile e coinvolgente per tutti.
In questo scenario ricco di promesse, Napoli si prepara a celebrare il suo patrimonio artistico con un rinnovato senso di orgoglio e innovazione, diffondendo la bellezza unica del suo presepe ben oltre i confini della città .