In un evento di grande risonanza, la Clean Room 31 è stata inaugurata a Napoli, presso la sede del Gruppo Space Factory a Gianturco. Questa innovativa struttura rappresenta un passo significativo per la creazione di microsatelliti e minilaboratori destinati a esperimenti nello spazio, consolidando il ruolo dell’Italia nel settore spaziale. Dedicate all’importante figura di Umberto Nobile, le attività della Clean Room 31 promettono di aprire nuovi orizzonti nella ricerca scientifica e tecnologica legata all’astronautica.
La Clean Room 31 si distingue come la prima struttura di questo tipo in Italia, progettata per integrare satelliti di nuova generazione, come Irenesat-Orbital, e minilaboratori intelligenti, noti come MiniLabs. Questo ambiente controllato è essenziale per la realizzazione di esperimenti in condizioni di microgravità, fondamentale per la ricerca scientifica avanzata e per lo sviluppo di nuove tecnologie spaziali. Durante l’inaugurazione, l’astronauta Roberto Vittori ha partecipato attivamente alla presentazione della struttura, evidenziando l’importanza della Clean Room 31 nel panorama della scienza spaziale.
Mariano Bizzarri, direttore del Laboratorio Nazionale di Biomedicina Spaziale, ha sottolineato che la Clean Room 31 rappresenta una risorsa inestimabile per il progresso della scienza nello spazio. “Questa nuova struttura ci consente di proseguire su questa strada, aprendo la porta a esperimenti sempre più complessi”, ha dichiarato, evidenziando l’impatto che la Clean Room avrà nella pianificazione e realizzazione di progetti spaziali futuri.
Il microsatellite Irenesat-Orbital è un progetto innovativo che prevede capacità di controllo e rientro programmato dallo spazio, con l’obiettivo di recupero e riutilizzo sulla Terra, in linea con i principi della sostenibilità. Atteso per il lancio nel 2025, Irenesat-Orbital fornirà il primo servizio commerciale di esperimenti scientifici e biopharma in orbita, rappresentando una novità nel settore della ricerca spaziale.
Accanto a questo, il MiniLab si afferma come un minilaboratorio dotato di tecnologia proprietaria, progettato per condurre esperimenti scientifici e biopharma in un ambiente ideale per le ricerche in microgravità. Il MiniLab 1.0 ha già dimostrato la propria efficacia, avendo portato a termine quattro esperimenti scientifici con successo sulla Stazione Spaziale Internazionale a partire dal 2021. Nel 2025, saranno lanciati i modelli successivi, il MiniLab 2.0 e 3.0, con capacità interattiva avanzata e monitoraggio remoto degli esperimenti, segnando un ulteriore progresso nella ricerca scientifica spaziale.
La realizzazione della Clean Room 31 è il risultato della collaborazione tra vari enti e aziende, tra cui Space Factory e Leonardo, a testimonianza della crescente sinergia nel settore spaziale italiano. Massimo Comparini, managing director della Space Business Unit di Leonardo e presidente del CDA di Thales Alenia Space, ha messo in evidenza la strategia a lungo termine che ha portato a questa iniziativa. “Strutture come la Clean Room 31 sono frutto di una visione strategica mira a consolidare l’autonomia tecnologica e l’eccellenza italiana nel settore spaziale”, ha affermato. Questa inaugurazione segna, quindi, una tappa fondamentale verso un futuro in cui l’Italia si affermerà come protagonista nella ricerca e nelle missioni spaziali avanzate, ponendo le basi per una collaborazione sempre più significativa a livello internazionale nel campo dell’astronautica.