La giornata di venerdì 15 novembre segna un’importante iniziativa a favore delle donne vulnerabili a Napoli, con l’inaugurazione di un centro d’ascolto nella basilica di San Francesco di Paola. Questo progetto, promosso dalla Fondazione Fabbrocini in memoria di Gabriella Fabbrocini, noto docente di Dermatologia, si propone di fornire supporto e servizi di welfare alle donne in difficoltà socio-economica. La collaborazione con l’ASL Napoli 1 rappresenta un ulteriore passo per rispondere ai bisogni di salute delle donne.
Il progetto in memoria di Gabriella Fabbrocini
Gabriella Fabbrocini è ricordata come una figura chiave nel campo della dermatologia e della venereologia all’Università Federico II di Napoli. La Fondazione Fabbrocini, presieduta dal marito Fabrizio Pallotta, ha istituito questo centro d’ascolto come omaggio alla sua dedizione e come strumento per aiutare le donne che affrontano situazioni difficili. “Vogliamo sostenerle in un percorso di crescita personale, aumentando la loro autostima e il controllo sulle proprie scelte,” ha dichiarato Pallotta. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e la principessa Beatrice di Borbone delle Due Sicilie hanno partecipato all’inaugurazione, sottolineando l’importanza di questo servizio per la comunità.
Il centro non si limiterà a offrire assistenza materiale, ma intende anche sviluppare un modello di supporto integrato che affronti le diverse esigenze delle donne. Raffaele Pallotta, primogenito di Gabriella e vicepresidente della Fondazione, ha enfatizzato che il progetto rappresenta un ambito di intervento che unisce salute, tutela legale e supporto psicologico. Questa visione multidisciplinare è alla base delle attività che saranno promosse nel nuovo spazio.
Collaborazione e rete di supporto
La creazione del centro d’ascolto è frutto di una collaborazione tra la Fondazione Fabbrocini, il sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio e la Fondazione La Fonte. Questo sinergismo mira a focalizzarsi su tre dimensioni fondamentali: donne, diritti e destini. Federica De Gregorio Cattaneo, delegata dell’Ordine Costantiniano, ha sottolineato l’importanza di costruire una rete per rilevare e affrontare situazioni di disagio sociale. L’emergere di fenomeni come la violenza domestica richiede una risposta collettiva e articolata, con l’obiettivo di migliorare il tessuto sociale e culturale della comunità.
La madre superiora delle Francescane Alcantarine, suor Lucia Rabbito, ha espresso supporto per il centro, affermando che c’è un concreto bisogno di spazi in cui le donne possano ricevere assistenza e guida. Il centro d’ascolto si propone di essere un rifugio sicuro e un luogo di condivisione, promuovendo l’autonomia e l’empowerment femminile.
Servizi offerti e modalità di accesso
Il centro d’ascolto sarà operativo due giorni alla settimana e offrirà una serie di servizi che includono consulenze psicologiche, assistenza legale, visite mediche gratuite e percorsi di counseling. Le attività sociali e sociosanitarie saranno progettate per rispondere alle necessità delle donne che si trovano ad affrontare difficoltà importanti. Questo approccio integrato permetterà di garantire un supporto completo e continuativo, creando un ambiente favorevole alla crescita e al benessere delle utenti.
Le donne che desiderano accedere ai servizi del centro trovano un luogo dove sentirsi ascoltate e supportate, potendo contare su professionisti pronti a fornire assistenza e orientamento. L’obiettivo è creare una comunità di sostegno in cui le donne possano riprendere in mano la propria vita e affrontare con maggiore forza le sfide quotidiane.