Incendi sul Vesuvio: focolai in espansione a Torre del Greco e Terzigno, Canadair in azione

Un incendio devastante continua a colpire la macchia mediterranea sulle pendici del Vesuvio, con i Vigili del Fuoco impegnati giorno e notte per fronteggiare la situazione. La mattina di oggi ha visto il decollo di uno dei Canadair dalla base di Capodichino, pronto a contrastare le fiamme che minacciano il territorio. Situazioni di crisi come questa mettono in luce l’importanza della lotta contro gli incendi, soprattutto in aree vulnerabili come quella campana.

L’incendio su Torre del Greco: cause e sviluppo della situazione

La genesi del rogo e le prime azioni

L’incendio è iniziato lunedì scorso con un primo focolaio di origine dolosa, scatenato dall’azione di un piromane che ha dato fuoco a sterpaglie nella località di Cappella Bianchini, a Torre del Greco. Le fiamme si sono propagate rapidamente, alimentate dal vento proveniente da Sud-Est che ha dato nuovo impulso al rogo. In un contesto di emergenza, le autorità competenti hanno deciso di evacuare precauzionalmente due edifici situati in via Boccea per garantire la sicurezza dei residenti.

L’intervento delle forze del fuoco

I mezzi aerei hanno giocato un ruolo cruciale nell’argine della situazione. Questa mattina, oltre ai Canadair, è stato impiegato un elicottero Erickson S-64F Skycrane, insieme a due elicotteri regionali. Le squadre di Vigili del Fuoco, supportate da volontari della protezione civile e dalla società regionale SMA, hanno intrapreso operazioni a terra per spegnere le fiamme e contenere il propagarsi del fuoco ad altre aree.

Nuovi focolai a Terzigno ed Ercolano

L’emergenza si allarga

Alle prime notizie di incendio su Torre del Greco, si è aggiunto un nuovo focolaio nella vicina Terzigno, non lontano dal cimitero di Boscoreale. Le dimensioni di questo incendio sono più contenute, ma contribuiscono ad una situazione già complicata. A completare il mosaico di emergenze, un altro focolaio è stato segnalato nel comune di Ercolano, precisamente in località San Vito, suggerendo un fenomeno che potrebbe essere sistematico.

La strategia di contenimento

Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha aggiornato le operazioni sul campo, richiedendo il supporto delle Forze dell’Ordine per creare un cordone di sicurezza attorno alle zone più critiche. La polizia locale è attivamente coinvolta nel monitoraggio dell’area, mentre i mezzi di soccorso continuano a lavorare per estinguere i focolai e limitare i danni. La situazione rimane sotto stretta sorveglianza, con tutti i gruppi di intervento pronti a rispondere a ogni eventualità.

La situazione attuale e le prospettive

Fumi e odori persistenti

Il fumo generato dagli incendi è visibile anche dai luoghi più lontani, come il Lungomare di Napoli, influenzando qualitativamente l’aria nella vasta area vesuviana. La puzza di bruciato ha ormai costretto i residenti a una reazione immediata, con la necessità di restare vigili dinanzi a un fenomeno naturale che mostra segni di intensificazione.

Rilascio quotidiano di aggiornamenti

A fronte di una situazione in rapido sviluppo, le autorità continuano a fornire aggiornamenti regolari. La ricerca di una strategia efficace per la gestione degli incendi diventa cruciale, mentre i soccorritori si preparano a fronteggiare eventuali ulteriori focolai. La minaccia di incendi, che può devastare una delle aree più belle d’Italia, necessita di attenzione costante per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini.

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Redazione