Incentivi per l’occupazione e lo sviluppo nel Mezzogiorno

Il Decreto Coesione destina un’imponente dote di 2,8 miliardi di euro a favore dell’autoimpiego, delle assunzioni di giovani e donne, nonché dei lavoratori delle grandi imprese in crisi nelle zone economiche speciali del Mezzogiorno. Il Senato ha approvato le misure, dando il via libera alla questione di fiducia posta dall’esecutivo.

Incentivi per l’autoimpiego nei settori strategici

Per promuovere l’occupazione giovanile, si introduce un incentivo per i disoccupati sotto i 35 anni che avviano un’attività imprenditoriale nei settori chiave per lo sviluppo tecnologico e la transizione digitale ed ecologica. Essi possono richiedere l’esonero totale dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per i primi 18 mesi, fino a 800 euro al mese per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato.

Agevolazioni per le assunzioni di giovani lavoratori

Per i datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale di età inferiore ai 35 anni, mai impiegato a tempo indeterminato, viene riconosciuto un esonero dei contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi. Tale agevolazione, fino a 500 euro mensili per lavoratore, può salire a 650 euro mensili per lavoratore se le assunzioni avvengono nelle regioni del Mezzogiorno, come Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. Esclusi da queste misure sono i rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.

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Redazione