Incessanti controlli sulle Montagne Lattari: l’operazione “Continuum Bellum” dei militari

La lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti continua a intensificarsi nella zona dei Monti Lattari, un’area nota per le favorevoli condizioni climatologiche che agevolano la coltivazione di cannabis. In questi giorni, il cielo è solcato dagli elicotteri dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, impegnati in un’operazione di vasta portata, denominata “Continuum Bellum”. Il loro obiettivo principale è sradicare un fenomeno che ha radici profonde, coinvolgendo diversi attori sul territorio, tra cui le forze dell’ordine e i nuclei specializzati.

Operazione “Continuum Bellum”: il ruolo dei militari e delle forze dell’ordine

I militari in azione

L’operazione in corso è gestita dalla compagnia di Castellammare di Stabia, coadiuvata dai baschi rossi e dal nucleo cinofili dei Carabinieri. La sinergia tra queste forze speciali ha portato alla realizzazione di un piano strategico per monitorare e contrastare la coltivazione e il traffico di marijuana nelle aree più colpite dai fenomeni illeciti. Nel corso delle ultime ore, le autorità hanno intensificato le pattuglie aeree e terrestri, cercando di dissuadere i coltivatori e identificare eventuali piantagioni irregolari.

Attività di sorveglianza

Mentre i militari volano sopra le montagne, i controlli a terra sono altrettanto approfonditi. Le pattuglie stanno setacciando i luoghi più isolati dove è probabile che si stiano verificando attività illecite. I dati raccolti fino ad ora suggeriscono che le piantagioni di cannabis crescono efficacemente in tutta la zona, rendendo la sorveglianza un compito cruciale. L’operazione mira non solo a arrestare chi è coinvolto nel traffico, ma anche a prevenire future coltivazioni.

Sequestri e arresti: le recenti operazioni nel territorio

Sequestro e arresto a Gragnano

L’operazione, particolarmente efficace, ha portato a un importante sequestro di marijuana nella località di Acqua della Forma, situata nella città di Gragnano. Durante una perquisizione, i carabinieri hanno rinvenuto 450 grammi di cannabis sottovuoto, già suddivisa. L’indagine ha portato all’arresto di un giovane di 26 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari, accusato di detenzione di droga a fini di spaccio. Oltre alla marijuana, durante l’intervento sono stati trovati una pianta di cannabis dalle dimensioni notevoli e 3 grammi di hashish, insieme a una somma di oltre 28.000 euro in banconote.

Piante di cannabis in abbondanza

Non si ferma qui l’impegno delle forze dell’ordine. In un’altra operazione a Aurano, un piccolo agglomerato di abitazioni vicino a Gragnano, sono state rilevate cento piante di cannabis in due diverse località. In particolare, in località Nerva del Mandrone, sono state scoperte quaranta piante di notevoli dimensioni, con fusti alti tra i 2 e i 3 metri. Tutte le piante sono state distrutte, segnando un importante punto a favore della lotta contro la droga nella regione.

Pregiudizi giovanili: la crescente violenza nel contesto locale

Un giovane denunciato per porto abusivo di armi

Nonostante le operazioni anti-droga, la situazione a Castellammare di Stabia rimane complessa e segnata da episodi di violenza giovanile. Un 17enne è stato denunciato per porto abusivo di armi dopo essere stato sorpreso con un coltello di 22 centimetri in viale Don Bosco. L’accaduto evidenzia una preoccupante tendenza tra i giovani, che viene monitorata con attenzione dalle forze dell’ordine.

Fermo di un adulto per ricettazione

In un episodio parallelo, un 45enne di Gragnano è stato fermato mentre guidava un’auto rubata. Questi eventi, insieme all’intensificarsi dell’operazione “Continuum Bellum”, mettono in evidenza un contesto di illegalità che le autorità stanno cercando di contrastare in maniera sempre più efficace.

Questo scenario evidenzia la necessità di azioni coordinate e di interventi preventivi per affrontare non solo la questione della droga, ma anche quelle legate alla sicurezza urbana e alle problematiche giovanili. La presenza costante delle forze dell’ordine serve a creare un deterrente, ma sottolinea anche la complessità del contesto in cui operano.

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Redazione