Inchiesta su appalti e corruzione: ex sindaco e familiare sotto accusa in un caso di brogli elettorali

La recente inchiesta condotta dalla procura di Avellino ha sollevato seri interrogativi sulla trasparenza e la legalità delle operazioni politiche nel Comune di Pratola Serra. L’attenzione si concentra su un’intricata rete di corruzione e malversazioni legate agli appalti pubblici, coinvolgenti figure di spicco tra cui l’ex sindaco Emanuele Aufiero e suo fratello, Antonio Aufiero. Il 28 gennaio 2024 si svolgerà l’udienza davanti al giudice, dove gli indagati dovranno rispondere di gravi accuse, tra cui corruzione e turbativa d’asta.

Dettagli dell’inchiesta e accuse mosse

L’inchiesta sul Comune di Pratola Serra, avviata dalla procura di Avellino, ha portato alla luce un articolato sistema di illeciti con il coinvolgimento di quattordici capi di accusa. Tra i reati emersi figurano la corruzione, la turbativa d’asta e brogli elettorali, reati che, se provati, avrebbero conseguenze significative sulla legalità del processo elettorale e sull’affidamento degli appalti pubblici. Il pm Cecilia De Angelis ha ritenuto opportuno richiedere il rinvio a giudizio per i principali indagati, tra cui Emanuele e Antonio Aufiero, esponenti di rilievo nella politica locale.

Secondo le indagini, l’ex presidente del Consiglio Comunale, Antonio Aufiero, avrebbe utilizzato la propria posizione per promettere posti di lavoro e favori in cambio di consensi durante la campagna elettorale per le Regionali del 2020, nella quale ha cercato di ottenere un seggio. Insieme al fratello, avrebbe accettato tangenti da imprenditori, bypassando le procedure standard per l’aggiudicazione degli appalti. Inoltre, la complicità di Angelo Capone, ex vicesindaco, è stata fondamentale per la realizzazione di questa rete corruttiva.

Gli elementi di prova raccolti dalla procura sono evidenti e dettagliati, evidenziando un clima di illegalità che ha permeato le istituzioni locali. Il coinvolgimento dell’ex responsabile del settore tecnico, Simona Silano, completa un quadro preoccupante per la comunità di Pratola Serra, sollevando interrogativi sulla gestione e l’affidabilità degli incarichi pubblici.

Esiti delle indagini e reazioni politiche

Le indagini prevedono un impatto significativo, non solo sull’immagine del Comune coinvolto, ma anche sull’intero panorama politico della provincia di Avellino. La scoperta di infiltrazioni criminali ha portato, nell’ottobre del 2023, allo scioglimento del consiglio comunale di Pratola Serra. Il Consiglio dei Ministri ha emesso un decreto che evidenzia l’emergere di fenomeni di corruzione a livello locale, sottolineando la necessità di un intervento straordinario da parte delle istituzioni per prevenire ulteriori irregolarità.

Reazioni politiche all’inchiesta sono inevitabilmente scaturite, con molti rappresentanti locali che hanno espresso preoccupazione per i danni che tali accuse possono arrecare alla reputazione della comunità. Diverse voci hanno tuttavia chiesto misure di maggiore trasparenza e responsabilità nei processi di assegnazione degli appalti, evidenziando l’importanza di un sistema che garantisca la correttezza nelle operazioni pubbliche e nelle elezioni democratiche.

Il 28 gennaio 2024, con l’udienza di rinvio a giudizio, risulterà cruciale per determinare le responsabilità di coloro che sono stati coinvolti nei reati accusati, segnando un potenziale punto di svolta nella lotta alla corruzione sul territorio. La comunità di Pratola Serra attende con tensione gli sviluppi futuri, desiderosa di ripristinare la fiducia nelle istituzioni e nelle elezioni.

Published by
Valerio Bottini