L’inchiesta che coinvolge le tifoserie organizzate dell’Inter e del Milan continua a far discutere. A pochi mesi dalla finale di Champions League del 2023, l’attenzione degli inquirenti si è concentrata su conversazioni tra dirigenti e ultras. Il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi è stato recentemente interrogato, mentre oggi è atteso il vicepresidente Javier Zanetti, figura emblematicamente legata alla squadra. Questo scandalo ha sollevato interrogativi sulla gestione delle relazioni tra il club e i suoi sostenitori più accaniti.
Le recenti audizioni nel caso degli ultras
Nella giornata di ieri, Simone Inzaghi è stato ascoltato come persona informata sui fatti dall’autorità giudiziaria. L’incontro ha messo in luce le dinamiche complesse dei rapporti tra la dirigenza dell’Inter e gli ultras, un tema che già era preoccupante e ora è diventato ancora più centrale a seguito delle nuove rivelazioni emerse. Inzaghi ha affrontato domande relative alla sua comunicazione sia con l’organizzazione dei tifosi che con i vari membri della società, incluso Zanetti e Marotta. Le intercettazioni telefoniche, in particolare quelle tra Marco Ferdico, noto capo ultrà, e Inzaghi, sono state al centro dell’attenzione. Queste comunicazioni evidenziavano richieste specifiche riguardo alla disponibilità di biglietti per eventi sportivi, suggerendo una possibile influenza degli ultras sulla gestione dei ticket.
Durante il colloquio con Ferdico, Inzaghi pare abbia riconosciuto di essersi consultato con Ferri, Zanetti e Marotta riguardo a tali richieste, confermando che certe pratiche, comprensive della richiesta di un numero superiore di ticket per la finale di Champions, erano comuni. La risposta congiunta della dirigenza, che ha portato all’assegnazione di 1500 biglietti a favore degli ultras, ha suscitato interrogativi sui meccanismi di accesso e sulla possibile pressione esercitata dal tifo organizzato sulla società.
Javier Zanetti al centro delle indagini
Oggi, a seguire l’audizione di Inzaghi, sarà il turno di Javier Zanetti. Il vicepresidente dell’Inter, nonché ex capitano e simbolo della squadra, è atteso dagli investigatori della Squadra Mobile di Milano. Le sue dichiarazioni sono attese con grande interesse, poiché si tratta di una figura di riferimento non solo per la comunità interista, ma anche per le dinamiche di interazione tra ultras e la dirigenza.
Alcuni elementi emersi dalle intercettazioni hanno evidenziato una certa informazione che Ferdico affermava di avere da Zanetti riguardo a “funzionari di Polizia che stanno monitorando la curva”. Questa affermazione ha amplificato le preoccupazioni su come i vertici del club siano consapevoli delle attività e della vigilanza da parte delle autorità, rispetto alla vita delle curve. Zanetti, in virtù del suo ruolo e della sua lunga carriera nell’Inter, sarà chiamato a fornire chiarimenti su tali comunicazioni e il suo coinvolgimento nel gestionale interazioni con gli ultras.
La presenza di indagini che toccheranno figure significative sia sul campo che in ambito dirigenziale pone alla luce un tema delicato e complesso, che la società si troverà a dover affrontare, in un contesto dove l’equilibrio tra passione sportiva e legalità è cruciale per il futuro della squadra.
Le ripercussioni sulla gestione del club
Le recenti vicende legate all’inchiesta sugli ultras non possono non avere ripercussioni significative sulla gestione e sulla reputazione del club. La percezione di una collusione tra la dirigenza e gli ultras potrebbe compromettere le relazioni con i tifosi, sia quelli più moderati sia quelli più estremi. Gli eventi stanno portando alla ribalta la necessità di trasparenza e di un rinnovato dialogo tra la società e tutti i suoi supporter, in un contesto che appare sempre più delicato.
L’incontro tra club e ultras, sebbene possa sembrare un atto necessario per la gestione di una tifoseria vivace, deve essere affrontato con cautela per prevenire malintesi e fraintendimenti. Una situazione come questa potrebbe portare l’Inter a rivedere le proprie politiche, comprese quelle relative alla distribuzione dei biglietti e alla comunicazione con i gruppi di tifosi organizzati. È imperativo che la società metta in atto strategie volte a garantire che le richieste degli ultras siano gestite in modo professionale e nel rispetto delle normative vigenti.
In questo contesto complesso, l’Inter si trova di fronte a una scelta critica: come bilanciare l’affetto dei tifosi con la necessità di mantenere un’immagine integra e rispettabile all’interno del panorama calcistico. Le prossime settimane saranno decisive per chiarire il ruolo che gli ultras continuano a giocare all’interno della cultura del tifo e come il club risponderà alle attuali sfide legate a queste relazioni.