La contestazione mossa dalla fondazione Jdentità Bianconera ha risvegliato l’attenzione sulla regolarità dell’iscrizione dell’Inter* allo scorso campionato. Dopo il ricorso presentato alla giustizia sportiva e alla Covisoc, l’organizzazione ha deciso di spostare il focus sulla giustizia ordinaria. Gli avvocati della fondazione sostengono che la società nerazzurra non possedesse i requisiti necessari per partecipare al torneo, in particolare mancassero le adeguate garanzie per la “continuità aziendale”. Inoltre, il trasferimento di proprietà della società rappresenterebbe un ulteriore punto critico, secondo le contestazioni. Il fascicolo relativo a questa vicenda è ora nelle mani dei pm Giovanni Polizzi, Pasquale Addesso e Roberta Amadeo.*
Le Indagini sulle Presunte False Comunicazioni Sociali tra Inter e Roma
Dal’altra parte d’Italia, la procura di Roma ha concluso le indagini sul caso delle presunte false comunicazioni sociali tra Inter e Roma riguardanti le operazioni di mercato del 2018. In particolare, le indagini si concentrano sulle transazioni che coinvolgono i calciatori Radja Nainggolan, Davide Santon e Nicolò Zaniolo. Gli atti relativi a questo filone investigativo sono stati trasmessi alla procura di Milano per competenza territoriale. Al momento, però, il procuratore capo Marcello Viola non ha ancora ricevuto la documentazione riguardante questo caso.
I Precedenti sulle Indagini sulle Plusvalenze dell’Inter
La procura di Milano aveva già avviato un’indagine sulle plusvalenze riguardanti l’Inter, ma le accuse erano state archiviate in quanto non erano emerse condotte illecite da parte della società o dei suoi dirigenti volti a manipolare i bilanci relativi alle stagioni 2017-2018 e 2018-2019. Questi fatti mettono in evidenza un’attenzione sempre più stretta sulle pratiche finanziarie e amministrative delle società calcistiche, con la giustizia che cerca di fare chiarezza su eventuali irregolarità e violazioni delle regole di trasparenza e correttezza nel mondo del calcio italiano.
