La stagione influenzale 2024-2025 sta già facendo registrare i primi casi di influenza in Italia, con particolare riguardo alla variante australiana. Questo ceppo, conosciuto come H3N2, ha avuto un impatto significativo in Australia, sollecitando le autorità sanitarie a monitorare attentamente la situazione. A partire dal 9 ottobre, è stato documentato un caso a Novara, e già altri sporadici casi sono stati rilevati in Lombardia. Con l’arrivo dell’inverno e delle festività natalizie, è fondamentale essere informati sui rischi e sulle misure di prevenzione.
I primi casi di influenza in Italia
A Novara si è registrato il primo caso di influenza per la stagione 2024-2025, diagnosticato in un uomo di 42 anni che ha testato positivo al virus H1N1pdm, considerato meno aggressivo rispetto all’H3N2. Tuttavia, è importante segnalare che casi della cosiddetta influenza australiana sono già stati evidenziati, suscitando una certa apprensione nel settore sanitario. I virologi avvertono che, considerando le esperienze della stagione influenzale australiana, il ceppo H3N2 potrebbe provocare una diffusione più intensa e grave nel nostro paese.
Il professor Fabrizio Pregliasco, virologo noto, ha messo in evidenza come l’Australia abbia vissuto una delle sue stagioni influenzali più pesanti degli ultimi dieci anni, con un incremento di ricoveri e pazienti in terapia intensiva. Questo sviluppo ha sollevato l’allerta, suggerendo che ci si potrebbe trovare di fronte a un inverno complicato in Italia, soprattutto con l’avvicinarsi delle festività , un periodo tradizionalmente caratterizzato da assembramenti e maggior contatto tra le persone.
Sintomi e raccomandazioni
I sintomi della variante australiana dell’influenza non si discostano da quelli tradizionalmente associati all’influenza: febbre alta, tosse, dolori muscolari e articolari rappresentano i principali segnali da monitorare. È vitale che le persone, in particolare le categorie più fragili come gli anziani, prestino attenzione a simili manifestazioni e contattino il proprio medico di famiglia non appena compaiono questi sintomi.
È consigliabile, per garantire una diagnosi accurata, eseguire un tampone per escludere l’infezione da Covid-19, poiché la co-circolazione dei virus respiratori può complicare ulteriormente la situazione. In caso di sintomi influenzali, si raccomanda l’uso di antinfiammatori per alleviare il disagio, oltre alla vaccinazione antinfluenzale, particolarmente raccomandata per le persone più vulnerabili.
Sorveglianza epidemiologica e misure preventive
L’Istituto Superiore di Sanità ha avviato il 14 ottobre 2024, il progetto “RespiVirNet”, una rete di sorveglianza epidemiologica mirata a monitorare la diffusione del virus influenzale e di altri patogeni respiratori, inclusi il virus respiratorio sinciziale e Sars-CoV-2. Questa iniziativa è fondamentale per raccogliere dati utili che possano fornire un quadro chiaro delle infezioni respiratorie in corso e per pianificare strategie preventive più efficaci.
In un periodo in cui la salute pubblica è sotto pressione, l’importanza di una sorveglianza attiva e di misure preventive non può essere sottovalutata. Attraverso una continua osservazione e l’implementazione di campagne di vaccinazione, si spera di mitigare l’impatto della variante australiana sulle comunità italiane e di tenere sotto controllo la diffusione dell’influenza nel contesto più ampio delle infezioni respiratorie.