La Federazione delle Società Medico-Scientifiche Italiane svolge un ruolo cruciale nel delineare un futuro moderno e sostenibile per il Servizio Sanitario Nazionale italiano. Con un’azione costante di stimolo e collaborazione, Fism si impegna a promuovere una sanità in grado di rispondere alle sfide del presente e del futuro. In occasione della conclusione degli Stati Generali della Fism, tenutisi a Roma, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dai professionisti del settore e dal presidente Loreto Gesualdo, evidenziando i passi avanti necessari per mantenere l’universo della sanità pubblica italiana all’avanguardia.
La centralità della prevenzione nella salute pubblica
Durante gli Stati Generali della Fism, il tema della prevenzione si è imposto come centrale nel dibattito sul futuro del sistema sanitario italiano. Marcello Gemmato ha sottolineato come i professionisti sanitari possano contribuire significativamente al miglioramento delle performance del Ssn. Questo è possibile grazie all’integrazione di nuove risorse economiche e alla necessità di sviluppare modelli organizzativi innovativi, che vedano i professionisti del settore come protagonisti di un cambiamento imprescindibile.
É tempo di riconoscere che il Servizio Sanitario Nazionale, in vigore da 46 anni, richiede una rivisitazione approfondita per rispondere efficacemente alle esigenze moderne. Gemmato ha esposto come la sinergia tra un adeguato finanziamento del fondo sanitario nazionale e il coinvolgimento attivo dei professionisti possa trasformare il sistema, portando a miglioramenti tangibili nella qualità dell’assistenza.
Con l’avanzamento delle conoscenze mediche e l’invecchiamento della popolazione, la prevenzione deve essere una priorità. Questo approccio non solo migliora la salute dei cittadini, ma permette anche al Ssn di essere più sostenibile, riducendo i costi a lungo termine associati a malattie non diagnosticate e trattate tempestivamente.
Finanziamenti e azioni per il recupero delle liste d’attesa
Un tema cruciale per il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale è quello delle liste d’attesa. A tal proposito, Gemmato ha annunciato che il decreto Milleproroghe prevede un’estensione dello stanziamento per i piani regionali, al fine di combattere il problema delle lunghe attese per esami e visite. L’impegno governativo ha visto un incremento del fondo destinato alla riduzione delle liste d’attesa, con un aumento del finanziamento dallo 0,4% a circa l’0,7% del fondo sanitario nazionale, portando l’importo totale a circa 1 miliardo di euro.
Questi fondi, fondamentali per il recupero delle prestazioni sanitarie non effettuate a causa della pandemia di Covid-19, sono destinati a semplificare e migliorare l’accesso alle cure. Grazie a queste nuove risorse, si spera di dare una risposta concreta alle esigenze dei cittadini, permettendo loro di accedere a esami diagnostici e visite specialistiche in tempi più brevi e con maggiore efficienza.
La crisi provocata dalla pandemia ha avuto ripercussioni significative anche a livello diagnostico, mettendo in evidenza l’urgenza di un intervento strutturale. La disponibilità di fondi adeguati consentirà, quindi, di affrontare le sfide legate alla diagnostica, ripristinando i normali flussi di lavoro e assicurando un’assistenza sanitaria di qualità.
Un futuro previdente per il Servizio sanitario nazionale
Marcello Gemmato ha rimarcato come l’obiettivo finale sia quello di predire e prevenire le patologie, contribuendo a una migliore qualità di vita per gli italiani. Un sistema sanitario in grado di anticipare i bisogni dei cittadini è sinonimo di una sanità che non solo cura, ma che educa e previene, migliorando l’approccio complessivo alla salute. La capacità di diagnosticare in anticipo patologie consente di trattare meglio i pazienti e di ottimizzare le risorse del Servizio Sanitario Nazionale.
In un contesto di invecchiamento demografico, dove la popolazione anziana è in costante crescita, la sanità deve adattarsi, garantendo un’invecchiamento sano e sostenibile. C’è la necessità di lavorare insieme per rendere il Ssn non solo un sistema reattivo, ma anche proattivo, che sappia investire nella salute futura degli italiani. L’innovazione e la collaborazione tra professionisti sono elementi chiave per affrontare le sfide di una sanità moderna, garantendo il diritto alla salute e il benessere della popolazione.